PERUGIA – Una delegazione dell’Ugl ha incontrato nella mattinata di mercoledì 23 aprile a Palazzo Donini la presidente regionale Catiuscia Marini per affrontare la precaria situazione sulla "sicurezza" che si verrà a creare sul territorio umbro, vista l'annunciata chiusura di diversi presidi della Polizia di Stato sul territorio regionale. Il taglio delle risorse a livello nazionale comporterà l’accorpamento del compartimento della Polizia Stradale dell’Umbria sotto quello della Toscana, oltre alla chiusura definitiva della Polizia Postale di Terni e della Polizia Ferroviaria di Orvieto.

All’incontro con la governatrice hanno preso parte il segretario generale Ugl Umbria Enzo Gaudiosi, il segretario nazionale Ugl Polizia di Stato Pamela Franco, il segretario regionale Giovanni Barlozzari e il segretario provinciale Alessandro Granaroli.

Sul tavolo anche la questione dei tagli economici al Comparto Sicurezza che mettono a rischio pure la sopravvivenza della Scuola di Polizia di Spoleto.

“Allo stato attuale - hanno spiegato i segretari Ugl alla governatrice - non vi è nessun accordo sulla ‘somma dell'affitto annuale’ tra il Ministero dell'Interno, che propone un massimo di circa un milione 800mila euro l’anno, e la proprietà della struttura immobiliare, che vuole mantenere gli attuali tre milioni 900mila circa”. “Secondo quanto abbiamo appreso da pochi giorni, il Viminale avrebbe inviato la lettera di recesso del contratto d’affitto che scadrà il prossimo mese di novembre. Se la situazioni non si sblocca – sottolineano i vertici dell’Ugl - la Scuola di Polizia di Spoleto, a quella data, terminerà di esistere. In questo caso, oltre il problema sicurezza, verrebbe meno anche un importante indotto economico per la città, prodotto dalla presenza di allievi e corsisti. Una realtà che non possiamo assolutamente perdere”.

Una tematica per cui la presidente regionale ha espresso profonda sensibilità, chiedendo ai vertici Ugl un aggiornamento costante e annunciando un suo interessamento ai più alti vertici politici e istituzionali per sbloccare lo “stallo” della Scuola di Polizia di Spoleto e i tagli del comparto sicurezza.

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