di Redazione

Eletta al par­la­mento euro­peo da capo­li­sta dell’altra Europa per Tsi­pras, mal­grado in cam­pa­gna elet­to­rale avesse spie­gato che avrebbe rinun­ciato al seg­gio e col­ti­vato il movi­mento, Bar­bara Spi­nelli si trova da oggi nella con­di­zione oppo­sta: resta par­la­men­tare a Stra­sburgo ma «prende le distanze» dall’Altra Europa, se ne va.

"Ritengo che non sia più all’altezza del pro­getto per cui era nata: supe­ra­mento dei pic­coli par­titi di sini­stra, con­qui­sta degli asten­sio­ni­sti e dell’elettorato deluso da Pd e M5S (dun­que un elet­to­rato non esclu­si­va­mente di sini­stra) ed ela­bo­ra­zione di nuove idee su un’Unione eco­lo­gi­ca­mente vigile e soli­dale", ha spie­gato Spi­nelli, annun­ciando che d’ora in poi sarà una depu­tata indi­pen­dente nel gruppo di Sini­stra Euro­pea. Che poi è lo stesso gruppo al quale con­ti­nuano ad ade­rire gli altri due eletti con l’Altra Europa, Cur­zio Mal­tese ed Eleo­nora Forenza.

"Pen­sare che Spi­nelli aveva deciso di tenere il seg­gio per­ché con il nostro Marco Fur­faro non ci sarebbe stata cer­tezza di affi­da­bi­lità per la tenuta del pro­getto”, ha com­men­tato Nicola Fra­to­ianni di Sel.

Men­tre Marco Revelli per l’Altra Europa ha detto che "la deci­sione di Spi­nelli mi addo­lora e mi col­pi­sce, pro­prio ora che la nostra comu­nità — ne con­vengo, ancora ina­de­guata al pro­getto — si sta muo­vendo nella dire­zione da noi auspi­cata all’inizio".

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