Di Ciuenlai –Chi ha smacchiato l’Umbria rossa? Tanti, ma l’ultimo è,  Salvini! Lo certifica l’ultimo sondaggio di Bidimedia del 6 settembre, che è impietoso con gli ex sovrani dell’Umbria.

Nella nostra regione il centrodestra è al 41,3%, (La Lega quindi è intorno al 30%), 10 punti in più dell’ultima rilevazione, la coalizione del Pd al 26%  (- 6%), che come  partito è, probabilmente, sotto anche ai 5 stelle, che, sono in calo, ma fanno registrare un discreto 23,6% (-3,4%).  

Altro che rivincita a Perugia. In pratica il mondo si è rovesciato. Con uno scenario del genere ,  l’anno prossimo, non solo la destra terrebbe agevolmente il capoluogo, ma minaccerebbe seriamente gli ultimi bastioni dei democratici. Parlo dei  municipi di Foligno, Marsciano, Orvieto, e Gualdo Tadino, consolidando la sua recente egemonia e  preparando, così, “l’assalto finale”, nel 2020, alla Regione. 

Un’ ipotesi  “da cappotto” tutt’altro che improbabile.  A Foligno, Marsciano e Gualdo Tadino i sindaci Pd (Mismetti, Todini e Proietti) essendo al secondo mandato sono incandidabili e questo mette in campo un ulteriore elemento di  debolezza, scatenando appetiti che rischiano di devastare un corpo politico già di per se gravemente malato . A Orvieto il primo cittadino è ricandidabile ma qui gli appetiti si sono scatenati il giorno dopo l’insediamento.  Da tempo sono in corso “ordalie” intestine “all’ultimo sangue”, che hanno spappolato in mille pezzi l’attuale maggioranza.

L’ex centrosinistra (ormai solo centro con qualche scappellamento a destra) ha solo 10 mesi per cambiare il destino di questa Regione. Il tempo ci sarebbe le teste, dicono, un po' meno.

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