La Giunta Morroni esce dunque allo scoperto sul bilancio di previsione e dalle notizie che trapelano sul primo incontro tenuto con sindacati ed associazioni di categoria è oramai chiaro che sarà una stangata odiosa, un vero e proprio massacro sociale. Come avevamo largamente previsto, la Giunta si accinge a varare un bilancio che raddoppia e rende insopportabili le lacrime e il sangue dei gualdesi, senza soluzione di continuità con quanto va facendo il governo Monti.

Da parte di questa Giunta non vi è stato alcun colpo di reni, nessun tentativo di ridurre il più possibile i sacrifici dei cittadini, nessun atto politico forte per ripristinare l'autonomia finanziaria del Comune contro i vincoli rigidi del Patto di stabilità, per denunciarne le conseguenze sull'economia locale, sui conti dell'Ente e sulle sue possibilità di investimento ridotte allo zero assoluto. Questa Giunta ha così deciso di applicare al massimo che è nelle sue facoltà sia l'addizionale comunale sull'IRPEF sia le aliquote dell'IMU e con molta probabilità vi sarà anche un ulteriore e più duro inasprimento della TARSU.

Queste misure avranno effetti devastanti sui bilanci già duramente provati delle famiglie e colpiranno in particolar modo i ceti sociali più deboli. Lavoratori dipendenti, pensionati, precari, cassaintegrati, tutto il ceto medio produttivo di artigiani e commercianti saranno duramente colpiti dal tritacarne che si appresta a varare la Giunta Morroni ed è un offesa alla dignità di cittadini, lavoratori ed operatori economici, l'aver contemporaneamente annunciato la predisposizione di un ennesimo fondo di solidarietà con lo scopo di inodorare una pillola che più velenosa e dolorosa non avrebbe potuto essere.

Di fronte alla mattanza che si produrrà, non vi è alcuna elemosina che regga e questa odiosa beffa va respinta al mittente. Per capire concretamente la portata di questi effetti, basta dire che solo per i lavoratori dipendenti il complesso delle misure pensate dalla Giunta sul fronte fiscale, tributario e tariffario saranno pari ad una mensilità del loro già magrissimo e già aggredito stipendio ed è gravissimo che il gettito previsto per esse non sarà utilizzato per servizi ed investimenti utili all'interesse generale ma serviranno con tutta probabilità a finanziare le invenzioni e le messinscene più inutili e rimpinguare il cosiddetto I Care.

Le consultazioni sul bilancio aperte dalla Giunta sono effettivamente mosse da un approccio all'apertura ed ispirate alla disponibilità a rivedere e correggere queste misure di massacro ociale? Noi lo dubitiamo, ma le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria non possono certo avallare un bilancio presentato a scatola chiusa e per effetti ulteriormente recessivi e devono fare di tutto per respingere almeno le manovre su IMU, IRPEF e TARSU, agendo in coerenza con quanto dicono a parole e nella preoccupazione per gli effetti che esse avranno sui lavoratori e sugli operatori economici che si ha la pretesa di rappresentare e sull'economia e sulla coesione sociale della nostra Città.

Noi siamo disposti a fare la nostra parte e ci rendiamo da subito disponibili ad offrire soluzioni alternative. In un simile frangente di crisi economica e sociale, è necessario che le rappresentanze sindacali e di categoria, prima di sottoscrivere alcunchè, incontrino anche le opposizioni e a questo fine ci rendiamo fin d'ora disponibili.

Per quanto ci riguarda, se le misure contenute nel documento di bilancio saranno quelle annunciate e si confermeranno tali anche dopo la fase di una consultazione che ad oggi, ancora una volta, si presenta ai minimi termini e all'acqua di rose, stavolta non si scherza: la nostra opposizione sarà durissima e siamo disposti a fare saltare tutto il banco.

Lo diciamo chiaramente e senza tanti fronzoli: a questo punto è preferibile il commissariamento del Comune con un Sindaco ed una Giunta che riescono a chiudere il proprio bilancio solo con operazioni di macelleria sociale e senza per esempio spiegare come mai non sono ancora entrati nelle casse dell'Ente i famosi proventi delle cave, piuttosto che commissariare di fatto i bilanci di più della metà delle famiglie gualdesi e di centinaia di imprese.

Da qui in avanti metteremo perciò in campo ogni iniziativa di informazione e di mobilitazione della cittadinanza, siamo pronti a ricorrere all'ostruzionismo in sede di consiglio comunale, con la presentazione di decine di emendamenti al documento di bilancio, e non è detto che non si possa finanche dare vita ad una manifestazione popolare davanti al Comune che da tempo, in tutta verità, ci hanno già sollecitato a fare tanti di quei cittadini che stiamo incontrando nel corso delle iniziative portate avanti da Sinistra per Gualdo.
 

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