PERUGIA - La Consulta regionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, proposta in Consiglio regionale da una mozione a firma del consigliere Massimo Buconi (Socialisti italiani), non si farà. Lo ha deciso il Consiglio regionale, al termine di un breve dibattito nel corso del quale è emerso che il Comitato regionale di coordinamento, nato qualche anno per combattere il fenomeno delle morti bianche nei cantieri e nel quale operano attivamente tutti i soggetti a diretto contatto con il mondo del lavoro, dall'Inail ai Vigili del fuoco, sta dando ottimi risultati.

Nel motivare l'istituzione della consulta, lo stesso Massimo Buconi, aveva sottolineato come la sua proposta non era perentoria, ma intendeva tenere alto il dibattito sul problema sicurezza, proprio nel momento in cui la crisi economica rende più precaria la situazione della sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro in genere. Buconi che comunque si è detto disponibile a cercare soluzioni anche diversa dallo strumento della consulta, ha comunicato all'Aula la sua decisione di ritirare l'atto senza metterlo ai voti, dopo che l'assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni ha evidenziati i rischi di “creare un doppione rispetto al buon lavoro che sta facendo il Comitato di coordinamento, dimostrato non solo dal sensibile calo delle morti sul lavoro, ma dal fatto che da tempo il comitato si riunisce sistematicamente tutti i mesi per mettere a fuoco le situazioni più a rischio”.

D'accordo con Tomassoni si è dichiarato per le opposizioni il capogruppo del Pdl Raffaele Nevi che ha comunque preannunciato il voto contrario del suo gruppo, se l'atto fosse stato messo ai voti dell'Aula”.

Condividi