TERNI - “La Tesei chiude l'azienda ospedaliera di Terni. Lo fa nel torrido caldo estivo proprio mentre la società civile e politica è impegnata a scrollarsi di dosso la vergogna di aver toccato il fondo del dibattito politico grazie alla commissaria romana della Lega. Apprendiamo dalla stampa che sarebbe in dirittura di arrivo, questione di giorni, la firma della nuova Convenzione con l'Università di Perugia, con al centro la soppressione dell'Azienda Ospedaliera di Terni e l'istituzione di un'unica azienda ospedaliera con direzione nel capoluogo. Una scelta folle, che ha come unica conseguenza un allargamento della forbice tra il capoluogo, il Santa Maria di Terni, gli ospedali di comunità ed i territori dell'Umbria. Mentre per prenotare una qualsiasi visita occorre aspettare mesi, con servizi massacrati da anni di tagli scellerati a cui il Covid ha dato solo il colpo di grazia, in una regione in cui i tempi medi di intervento del 118 in gran parte dei territori umbri superano i 20 minuti, bisognerebbe solo procedere ad un'integrazione orizzontale tra USL e aziende ospedaliere di riferimento. La classe dirigente del centrodestra, ormai sotto tutela commissariale romana e veneta, rimane in silenzio, in una logica collaborazionista che piega non solo i cittadini dell'Umbria meridionale ma anche dell'Appennino, della Valle Umbra, del Trasimeno, dell'Alta e della media valle del Tevere a cittadini di serie Z.

Siete uomini o caporali?
 

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