SPOLETO - Il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Spoleto-Campello-Castel Ritaldi e Montefalco ritiene che quanto sta accadendo in questi giorni in VUS sia il risultato di una gestione estremamente preoccupante del territorio.

In particolare riteniamo grave il fatto che alcuni Sindaci in seno all’organismo di Controllo Analogo possano aver dato mandato all’ex presidente Sergio Villa di verificare la possibilità di cedere quote di VUSCom a soggetti privati. In primo luogo perché il Controllo Analogo non deve assolvere questo tipo di funzioni. Esso è un sottoinsieme ristretto dell’assemblea dei soci che, nelle società possedute interamente da soggetti pubblici, ha lo scopo di “esercitare un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi” e non di sostituirsi all’assemblea dei soci.

Dunque, delle due l’una: o alcuni Sindaci nominati in seno all’organismo di Controllo Analogo non conoscono il compito che devono assolvere o prendono consapevolmente determinazioni che non gli competono, alla faccia della democrazia e delle regole.

Chi siede nei banchi dell’organismo di Controllo Analogo avrebbe dimostrato molta più competenza e attitudine al buon governo se avesse richiesto, in Assemblea con tutti e ventidue i soci di VUS, un piano aziendale e un percorso di potenziamento di VUSCom, al fine di far produrre maggiori utili all’azienda.
A chi ha richiesto di vendere VUSCom forse sfugge che gli utili che questa società pubblica (quindi di tutti i cittadini) produce sono della collettività e servono anche a garantire un minor costo delle bollette dell’acqua alla cittadinanza.

Riteniamo le dimissioni di Sergio Villa un gesto corretto e politicamente opportuno, anche se rappresentano l’assunzione di responsabilità che non sono solo sue, ma prima ancora di chi si è assunto inopportunamente l’onere di verificare le condizioni per la vendita di VUSCom.
Tale contesto resta la sconfortante rappresentazione di una situazione in cui prevalgono, duole dirlo, scarsa adeguatezza di chi governa e un senso generale di antipolitica.
La scarsa adeguatezza a governare comporta l’incapacità di individuare linee di indirizzo positive per il bene comune e per lo sviluppo del territorio. Tali carenze, all’estremo, sfociano anche nell’indicazione di vendere aziende pubbliche in attivo.

Il clima di antipolitica che si è generato negli ultimi anni nel Paese induce a semplificazioni demagogiche e inopportune. E’ così che i ruoli che dovrebbe assolvere autorevolmente la politica vengono demandati ai tecnici, nella fattispecie facendo una drammatica confusione e disattendendo i più elementari principi di corporate governance.

Il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Spoleto-Campello-Castel Ritaldi e Montefalco propone quattro punti per superare la situazione di crisi.
Nominare entro 15 giorni un presidente che, come in qualsiasi azienda, sia il rappresentante dei soci e che sappia interpretare autorevolmente il ruolo politico che è chiamato a svolgere, cioè quello di sintesi delle volontà dei soci-sindaci e di definizione degli indirizzi politico-programmatici conseguenti.
Nominare entro 30 giorni un direttore generale, manager di qualità, scelto attraverso una rigorosa selezione pubblica, senza interessi di partito né altre logiche se non quelle della assoluta professionalità.
Definire un piano aziendale che sappia dare prospettive di crescita all’azienda e la giusta tranquillità al personale rispetto al futuro.

Riaffermare il valore strategico del mantenimento della proprietà interamente pubblica di VUS Spa e di VUSCom.

Il nostro partito impegnerà tutti i suoi rappresentati nelle istituzioni del territorio dell'ATI 3 ad affermare tali principi e questi indirizzi. Auspichiamo che anche le altre forze politiche sappiano definire una linea univoca ai propri rappresentanti nelle istituzioni.

Il Circolo di Sinistra Ecologia Libertà
Spoleto-Campello-Castel Ritaldi e Montefalco 

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