Di Stefano Vinti

Il bonus dei 600 euro è previsto anche per i lavoratori dello sport. Giusto, ma al momento ci sono risorse per 83mila persone e le domande saranno almeno il triplo. Il Governo ha stanziato 50 milioni di euro, ma il nodo riguarda la platea degli aventi diritto, cioè i tecnici, gli istruttori di piccole e grandi società o associazioni sportive: con una semplice lettera d’incarico pagati fino a un tetto di 10mila euro, esenti da tasse e contributi, senza posizione Inps. Visto che il ‘Cura Italia’, col tetto previsto dei 10mila euro, esclude chi li supera, rischia di penalizzare proprio chi vive di sport, come ad esempio i tecnici federali, mentre chi è sotto, spesso, ha altre entrate. L’indennizzo non sarà proporzionale al reddito: 600 euro per tutti, ma fuori dipendenti, co.co.co e rimborsi spesa. E questa non mi sembra una grandissima idea.

Il pericolo ‘furbetti’ è alto, e non è da escludere un assalto alla diligenza con mezzo milione di richieste. Una sfida difficile per la società governativa ‘Sport&Salute’ a cui è stata affidata la gestione della operazione. Spero che ce la faccia.

Condividi