Il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori interviene in merito alla riapertura delle scuole prevista per il prossimo lunedì e sottolinea come
questa “sarà una profonda prova per il nostro sistema sanitario, che si troverà a gestire un possibile, ma non auspicabile, nuovo aumento dei contagi, a cui dare risposte in maniera celere e precisa”. Bori esprime “preoccupazione per le notizie che arrivano da Assisi inerenti le peripezie di una famiglia con un bambino riscontrato positivo, apprese dalla stampa”. 

“Il caso specifico – spiega Bori – che parla di ritardi nei tamponi e di rimpalli tra Usl 1 e Usl 2 per la responsabilità, dimostra come il sistema sanitario regionale, che ha gestito egregiamente tutta la fase della pandemia, possa incorrere anche in situazioni di difficoltà da non sottovalutare affatto, quando le scuole saranno ripartite tutte e a pieno regime”. 

“Ritardi nei tamponi di pazienti sintomatici – commenta Bori - potrebbero essere infatti terribilmente pericolosi e potenzialmente in grado di mettere
a repentaglio la partenza della scuola. È fondamentale quindi che il grande lavoro di dirigenti, insegnanti e personale Ata per la messa in sicurezza
degli istituti non venga vanificato dai ritardi e disguidi burocratici nell’effettuazione del tampone. Ecco dunque che, in questo caso, deve considerarsi prioritario un piano di assunzioni e di potenziamenti delle strutture più sensibili ed esposte nella gestione della pandemia”. 

“Così come è fondamentale – prosegue Bori –  che le Istituzioni scolastiche lavorino al massimo per consentire una ripartenza in completa
sicurezza. Bene dunque l’intervento dell’Ufficio scolastico regionale in merito alla reggenza per l’Istituto Foligno 3 fino ad ottobre. Fondamentale però – conclude il capogruppo Dem - che non si creino, nel territorio regionale, altri casi in grado di mettere in difficoltà e in discussione l’apertura in sicurezza degli Istituti”

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