Alla presenza dell’assessore comunale all’Istruzione e allo Sport Francesco Mignani è stato presentato questa mattina, nella Sala Blu del Comune di Assisi, “Il Piccolo Principe”, spettacolo liberamente tratto dalla più nota opera Saint Exupèry. La rappresentazione, frutto della contaminazione fra danza, arte, recitazione e lettura, sarà messa in scena domenica 10 giugno (ore 21) al Teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli, dagli alunni delle classi V della scuola primaria di Rivotorto e da quelli dell’Associazione culturale “Scarpette Rosa”.

“E’ la restituzione finale di un progetto finalizzato alla crescita culturale e umana dei ragazzi”, ha ricordato la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Assisi 1 Tecla Bacci. Durante l’anno, gli insegnanti hanno letto Il piccolo principe insieme agli alunni che, ispirandosi a questa insuperabile storia di educazione sentimentale, hanno realizzato dei disegni esposti nella mostra allestita nella hall del Teatro la sera dello spettacolo. Intanto, uno di questi è stato inserito nella locandina dell’iniziativa.

“Il libro che affronta temi importanti come il senso della vita e il significato dell’amore e dell’amicizia, offre spunti importanti”, ha ricordato Carla Dominici, anima dell’iniziativa e Direttrice della Scuola di danza “Scarpette Rosa”. Un’occasione di riflessione che i 150 ragazzi coinvolti non si sono lasciati scappare. Ciascuno di loro ha contribuito attivamente all’iniziativa portata avanti in collaborazione con l’Assessorato comunale alla Pubblica Istruzione, l’Istituto Comprensivo Assisi 1, l’Associazione Genitori Biblioteca Nubiri, la Proloco di Rivotorto e il Cesvol Perugia. “Abbiamo lavorato sulla contaminazione fra danza e recitazione convinti che si possainterpretare più efficacemente un’opera dopo averla letta e compresaprofondamente”, ha detto ancora la Direttrice. “Dopo l’incontro con la danza terapia – conclude – la mia visione della danza si è ampliata. Questa disciplina non è soltanto bellezza, rigore e perfezione, è anche capacità di esprimere se stessi e la propria ricchezza interiore attraverso il movimento. Per questo non èsufficiente trasmettere soltanto la tecnica. Ringrazio tutti coloro che hanno accolto la mia proposta e mi hanno aiutato a realizzare lo spettacolo, frutto della collaborazione fra le scuole e le associazioni di volontariato attive nel territorio che hanno lavorato e continuano a lavorare fianco a fianco per sensibilizzare gli studenti all’amore per tutte le espressioni dell’arte e della cultura”.

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