PERUGIA - E venne il giorno del ritorno alla ribalta sui media del coordinatore della segreteria di Lamberto Bottini (Pd) anche grazie alle ferie (non interrotte) dei massimi vertici del partito e degli uomini delle istituzioni sempre con tessera Pd. Al Corriere dell'Umbria, Sauro Cristofani - primo dei non eletti in consiglio regionale - è sceso in difesa degli indagati Pd (ultimo arrivo l'assessore Riommi) dopo la chiusura delle indagini preliminari sul caso di Sanitopoli. "La si smetta - ha tuonato il coordinatore - di utilizzare strumentalmente vicende e inchieste giudiziarie per emettere sentenze politiche. Soprattuto se pronunciate da esponenti politici che appartengono al partito del Presidente Berlusconi che sta affossando in questi giorni il Paese, facendo pagare un conto salato ai ceti medi e ai più poveri".

Continua Cristofani: "descrivere la nostra regione e le nostre istituzioni, come luogo di malfattore è francamento intollerabile e inacettabile. Oltretutto è offensivo  verso quelle migliai di persone che con il libero e democratico esercizio del diritto al voto ci ha assegnato la guida del governo nella nostra regione". Con un po' di ritardo, anche quella parte del Pd meno garantista lo è diventata. Forse perchè tra gli indagati ci sono anche amici di fazione. Prima d'altronde c'era solo Barberini e Brega....

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