"Nel prendere atto con grande rispetto delle scelte politiche del consigliere comunale Rossi - afferma l'assessore alle Politiche sociali del comune di San Giustino, Massimiliano Manfroni - vorrei far notare che le sue dimissioni avvengono in una fase politica precisa, ovvero all'indomani del voto del bilancio di previsione da parte del Consiglio. Il centro sinistra a San Giustino, anche con il nostro contributo, ha elaborato un bilancio teso all'equita' salvaguardando lo stato sociale, bilancio tra l'altro votato dallo stesso Rossi. E' vero, l'Imu e' una tassa odiosa, sbagliata e recessiva".

"Ma mentre Rifondazione ha da subito proposto di costruire un fronte comune - continua la nota dell'Assessore Manfroni - a partire dai consigli comunali contro Monti e i suoi provvedimenti che hanno trasformato i comuni in esattori delle tasse, Rossi non solo non ha messo in discussione le politiche di Monti, ma non ha nemmeno votato il nostro ordine del giorno a difesa dell'articolo 18 e dei lavoratori. Le proposte di Rossi? Non pervenute. Ora, da un nuovismo individualista cosi di moda e favorito oggi da certi comici nostrani ci si può aspettare di tutto, compreso che un consigliere comunale scarichi sull'amministrazione i propri problemi di partito. Non vorremmo davvero però che una scelta sicuramente legittima possa apparire come eroica. Rossi non faccia la vittima. Chissà, forse presto sapremo anche se queste dimissioni non alludono a certo trasformismo o a cambi di casacca vista la partecipazione di Rossi, per la verità in compagnia, ad alcune assemblee di altri movimenti o pseudo tali".

"Alla consigliera Veschi infine - conclude la nota - alla quale riconosco certamente capacità ed impegno, quando parla di inefficienza dell'amministrazione vorrei ricordare che le difficoltà vere del bilancio del nostro comune sono dovute a ben due governi sostenuti dal suo partito, quello Berlusconi e quello Monti".

Condividi