“Piena soddisfazione per la sentenza del Coniglio di Stato che ha bocciato la Giunta di Assisi tutta al maschile”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Nuovo centrodestra, Maria Rosi, secondo cui “dopo questa importante decisione anche la legge elettorale regionale dovrà prevedere la preferenza di genere”.

“Nell'Italia di oggi – spiega Rosi – per vedere rispettata la rappresentanza di genere non si dovrebbe ricorrere ai tribunali. Quella della Giunta comunale di Assisi era una situazione assurda, a cui si mette giustamente fine. Che si sia dovuti arrivare al Consiglio di Stato dimostra non solo il grado di arretratezza politica in cui viviamo, ma anche l'eccessiva attenzione posta da certi politici uomini hanno al mantenimento del proprio posto”.

“La parità tra uomini e donne – prosegue il consigliere regionale - è un principio sancito anche dalla Costituzione italiana. Per questo credo che, dopo questa sentenza del Consiglio di Stato, anche la Regione non possa più nascondersi: nella legge elettorale che il Consiglio regionale si appresta a discutere è indispensabile prevedere la preferenza di genere”.

“Sarebbe bello – sottolinea Rosi – vivere in un Paese dove non fosse necessario ricorrere alle quote rosa, come succede negli Stati Uniti o nel nord Europa. Ma finché in Italia non ci sarà quella famosa rivoluzione culturale di cui si parla da decenni, continueremo ad avere bisogno di leggi che tutelino la rappresentanza femminile in politica e non solo. Non a caso  - conclude - i numeri danno ragione ai sostenitori delle quote rosa, perché da quando questi principi sono attuati le donne sono aumentate, non solo consigli comunali e nelle giunte, ma in tutti i posti chiave della  società”.

Condividi