PERUGIA - Grazie ad un protocollo d’intesa con la Regione dell’Umbria, il Dipartimento Scienze della Terra di Perugia ed il CNR-ISMAR di Bologna continueranno a lavorare sul programma di ricerca scientifica finalizzato alle analisi del contesto paleo-ambientale del Lago Trasimeno. Lo ha deliberato la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore Stefano Vinti anche alla luce dei recenti campioni prelevati dal Servizio Geologico e Sismico della Regione che ha realizzato un sondaggio profondo circa 175 metri allo scopo di ricostruire la situazione paleo-ambientale del Lago Trasimeno.

Le cosiddette “carote di terreno” prelevate con il sondaggio, sono state depositate in un capannone all’interno dell’area del Centro di Foligno e siccome la natura delle carote di terreno, costituite prevalentemente da limi argillosi con molta sostanza organica, rende possibili alterazioni molto veloci a causa di attacchi dovuti a muffe che modificano la sostanza organica, è necessario ed indispensabile eseguire nel più breve tempo possibile le analisi per definire nel dettaglio il contesto paleo-ambientale dei terreni prelevati. A questo proposito, anche grazie ad una consolidata collaborazione iniziata nel 2004, il Dipartimento Scienze della Terra dell’Università di Perugia e il CNR-ISMAR di Bologna hanno proposto alla Regione, che lo ha accolto, un programma di ricerca scientifica finalizzato alle analisi paleo-ambientali del Lago Trasimeno.

“Le analisi, ha dichiarato l’assessore Vinti, saranno utilissime per approfondire non soltanto la storia ma anche la conoscenza del Lago Trasimeno attraverso le sue evoluzioni nel tempo. E questi dati ovviamente saranno importanti per definire con maggiore precisione gli interventi da mettere in campo per il Lago Trasimeno che è individuato come area sensibile e come zona vulnerabile all’inquinamento dal Piano Regionale di Tutela delle acque“.

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