“L’articolo 14 del Codice della Strada impegna i proprietari delle strade a garantire la sicurezza del transito. In caso di rifiuti abbandonati, se questi ostacolano il transito, c’è l’obbligo per il proprietario della strada di ripristinare le condizioni di sicurezza. Se invece i rifiuti non costituiscono intralcio alla sicurezza, allora si tratta di rifiuti solidi urbani e scatta l’obbligo allo smaltimento per l’Amministrazione Comunale territorialmente competente. I Comuni incamerano tasse specifiche per questa funzione”. Sono le parole dell’assessore alla viabilità della Provincia di Perugia Domenico Caprini in risposta a quanto affermato dall’assessore all’ambiente di Umbertide Federico Ciarabelli a nome dell’Amministrazione Comunale di Umbertide sulla vicenda dei rifiuti abbandonati lungo la strada provinciale n. 170, nel tratto che collega l’Abbazia di Monte Corona con il centro abitato di Umbertide.

“Sono fortemente consapevole della problematica legata al decoro delle nostre strade urbane ed extraurbane – ha aggiunto l’assessore Caprini – e proprio per questo ho istituito un Tavolo di concertazione su questo tema invitando rappresentanti della Regione Umbria, dei Comuni, delle società di smaltimento rifuti, Ato rifiuti, Aci e rappresentanti delle associazioni di volontariato sensibili a questi problemi. Obiettivo del Tavolo: mettere in campo un’azione coordinata e sinergica al fine di affrontare, sulla base delle reciproche competenze, la questione del decoro stradale per ipotizzare tutti i possibili interventi al fine di migliorare le nostre strade da questo punto di vista. I partecipanti al Tavolo stanno lavorando con questi obiettivi e sono giunti al loro terzo incontro che si è tenuto lo scorso 2 febbraio”. “Su questo versante, comunque – ha concluso Caprini – vogliamo fare la nostra parte fino in fondo sulla base delle nostre competenze e intensificheremo i controlli delle pattuglie della Polizia Provinciale anche lungo le strade, oltre a quelli già in atto alla uscita delle scuole per contrastare i fenomeni di droga e bullismo e quelli, da sempre tradizione del Corpo, di tutela dell’ambiente”.

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