PERUGIA – Matteo Renzi e il numero uno dei democratici umbri Giacomo Leonelli portano la vertenza Ast sul tavolo della Direzione nazionale Pd. “Nel rimarcare la massima attenzione del Governo per il futuro delle acciaierie – spiega Leonelli in una nota - il segretario e premier Renzi ha voluto porre l’accento, nel suo intervento, sulla crisi di rappresentanza che i fischi indirizzati dalla piazza di Terni, sabato scorso, ad alcuni leader sindacali ha messo in drammatica evidenza. Questo aspetto ci carica di un’ulteriore responsabilità che è quella di essere i depositari, a tutti i livelli, dalla segreteria regionale a quella nazionale, passando per i livelli istituzionali e il Governo, delle aspettative di una comunità, che vede in noi l’unico riferimento per una positiva risoluzione di una vertenza dal profilo preoccupante”.

“Proprio per il fatto di essere cuore, gambe e testa di questo Paese e come dimostra la piazza di Terni – ha ribadito Leonelli in Direzione – il Pd porta un di più di responsabilità nella gestione, politica oltre che tecnica, della vertenza Ast e nella affermazione della strategicità a livello europeo dell’azienda”.

Nel suo intervento in Direzione nazionale il segretario regionale Leonelli ha, inoltre,  portato un contributo alla discussione sul Pd, sottolineando l’opportunità di “ripensare il partito anche a livello territoriale per evitare che i circoli diventino sempre più contenitori autoreferenziali e lontani dalla società”. “Il Pd – ha detto - dovrà ripensare se stesso per irrobustirsi e per continuare ad accendere passione, nella convinzione che ripensarsi non significa archiviarsi. Significa avere il coraggio di mettersi in discussione, significa chiedere a chi sta fuori di aderire al Pd per cambiarci in meglio, significa sfidare noi stessi non sulla conservazione del miglior ricordo di ciò che è stato, ma sulla costruzione del miglior futuro per il paese”.

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