Sulla proposta di legge di Alfredo De Sio (PdL) circa la proroga della scadenza del Piano casa della Regione Umbria (al 31 dicembre 2014) c'è anche, in parte, il parere favorevole della Giunta regionale. È stato l'assessore all'Urbanistica Silvano Rometti, in Seconda Commissione, a sottolineare che anche l'Esecutivo di Palazzo Donini, all'interno della legge sulla Perequazione prevede di prorogare, però, di un solo anno (31 dicembre 2013) i benefici legati al Piano casa. Tuttavia, Rometti non ha espresso, sostanzialmente, contrarietà alla data di scadenza del 2014. Siccome, però, il Piano casa attuale scadrà il prossimo 31 dicembre 2012, ed in considerazione che la legge sulla Perequazione verosimilmente non approderà in Aula prima della metà del mese di gennaio p.v., il presidente della Commissione Gianfranco Chiacchieroni, su indicazione unanime, stralcerà dalla proposta di legge di De Sio l'articolo relativo alla proroga della scadenza e, a nome dello stesso organismo di Palazzo Cesaroni, lo sottoporrà al voto dell'Aula entro l'anno in corso.

 

L'impegno, che sia Rometti che De Sio hanno sottolineato è quello, comunque, di un approfondimento delle comuni volontà di dare la possibilità ai cittadini interessati di dar luogo ad interventi straordinari per il rilancio dell'economia e finalizzati alla riqualificazione urbanistica, architettonica, strutturale ed ambientale degli edifici esistenti. De Sio, attraverso la sua iniziativa legislativa, prevede di prorogare anche alcune casistiche la cui attivabilità è in fase di esaurimento. Al contempo viene anche prevista la possibilità di interventi nei confronti di edifici a destinazione produttiva e per le situazioni che prevedono la demolizione di almeno tre edifici. Rometti ha fatto sapere, tra l'altro, che nel 2011 il Piano casa ha riguardato 200 interventi, mentre nel 2012 sono state 244 le richieste di intervento, delle quali il 70 per cento riguardanti progetti per il certificato di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico.

SCHEDA. LA PROPOSTA DI LEGGE-DE SIO.

Con la sottoscrizione dell’intesa Stato-Regioni del 2009 le Regioni si sono impegnate ad approvare leggi volte a migliorare la qualità architettonica ed energetica degli edifici residenziali uni e bi-familiari ed a disciplinare interventi straordinari di demolizione e ricostruzione con ampliamento per edifici a destinazione residenziale entro il limite del 35 per cento della volumetria esistente. L’Umbria ha colto l’opportunità del “Piano casa” (interventi straordinari per il rilancio dell'economia e finalizzati alla riqualificazione urbanistica, architettonica, strutturale ed ambientale degli edifici esistenti) in tempi celeri, approvando una propria legge già nel giugno 2009.

 

Il procrastinarsi della crisi economica e la necessità di semplificare i procedimenti di conseguimento dei titoli abilitativi ha in seguito spinto il Governo a varare, nel 2010, il “Decreto sviluppo”, mirato a liberalizzare gli interventi sulle abitazioni private (volumetria aggiuntiva, la delocalizzazione delle relative volumetrie, le modifiche della sagoma necessarie per l'armonizzazione architettonica con gli organismi edilizi esistenti).

La proposta di legge adegua la normativa per l'attivazione del piano casa a quanto previsto dalla legge regionale di semplificazione e intende consentire, fino al 2014, la realizzazione di quegli interventi definiti dalla citata intesa Stato-Regioni, negli stessi termini in cui la stessa fu siglata. In particolare, vengono prorogate alcune casistiche la cui attivabilità è in fase di esaurimento e si rendono possibili interventi anche nei confronti di edifici a destinazione produttiva e per le situazioni che prevedono la demolizione di almeno tre edifici.

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