Completare i conferimenti di funzioni per materie omogenee già attribuite alle Province e ai Comuni, anche nelle loro forme associative, in modo da dar vita alle Unioni dei Comuni, attuando una effettiva semplificazione istituzionale. Sopprimere gli Ambiti territoriali integrati, unificare i consorzi di bonifica, abolire le Comunità montane trasferendone le funzioni alla nuova Agenzia forestale regionale. Sono queste
le finalità del disegno di legge “Riforma del sistema amministrativo regionale e delle autonomie locali” presentato ieri in Prima Commissione dall'assessore Gianluca Rossi. Un progetto di riforma mirato a “realizzare, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione, il riordino delle funzioni esercitate dai vari livelli istituzionali, distinguendo quelle di carattere politico e amministrativo, che vengono
conferite agli enti locali territoriali e alle loro forme associative, da quelle di carattere tecnico, gestionale ed operativo che saranno affidate ad enti strumentali regionali, tra i quali vi è anche la nuova Agenzia forestale regionale, alla quale saranno affidate gran parte delle competenze gestionali oggi assegnate alle Comunità montane (che verranno cancellate)”.

L'assessore regionale ha evidenziato che verrà completato il trasferimento di funzioni alle Province, con il conferimento di ulteriori funzioni in materia di demanio idrico regionale e di viabilità e gestione del demanio
stradale regionale, ivi compresa la riscossione dei canoni concessori. Un aspetto rilevante della legge concerne la modifica delle competenze degli Ambiti territoriali integrati (Ati): questi organismi subiranno una
progressiva soppressione (la Giunta presenterà una apposita legge entro il 31 dicembre 2011) e le loro competenze in materia di turismo e integrazione socio-sanitaria saranno immediatamente conferite alle Unioni di Comuni. Decorso un anno dalla effettiva operatività di queste ultime, gli Ati saranno definitivamente soppressi e saranno conferite e disciplinate le residue competenze degli Ati in materia di sanità, rifiuti e ciclo idrico integrato. Per quanto riguarda il riordino dei consorzi di bonifica, è stato presentato un disegno di legge ulteriore che unifica i tre consorzi esistenti: il Tevere–Nera, il Valle di Chiana romana e Val di Paglia e il Consorzio di bonificazione umbra saranno dunque accorpati nel Consorzio unico
di bonifica.

Al termine dei lavori il presidente della Commissione, Oliviero Dottorini, ha così commentato l'esito della seduta: “La prima commissione dà il via ad una importante opera di semplificazione e di riordino del sistema
istituzionale della nostra regione. Un intervento che è inserito in un più vasto disegno di riforma, peraltro già avviato dal Consiglio regionale, e che dovrà portare, con coraggio e senza esitazioni, ad un utilizzo più
razionale delle risorse pubbliche e ad una significativa riduzione dei costi dell’apparato regionale. Nelle prossime settimane, la Commissione esaminerà in maniera approfondita questo importante atto e attiverà gli
istituti di partecipazione più adeguati al fine di garantire il maggior coinvolgimento possibile della società civile umbra nella predisposizione di una riforma fondamentale per il futuro assetto istituzionale della regione".

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