L'Italia dei Valori è di nuovo in campo per la riconquista dei diritti perduti dei cittadini. In particolare dei lavoratori, penalizzati dalle riforme degli ultimi due governi. Riforme che stanno demolendo e vanificando le conquiste ottenute in decenni di lotte sindacali.

In una conferenza stampa oggi alla Camera il Comitato promotore dei due referendum sul lavoro, il primo per l'abrogazione delle modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori operate con la sciagurata riforma Fornero, il secondo per la cancellazione dell'articolo 8 della manovra economica varata nel 2011 dall'esecutivo Berlusconi, ha illustrato le iniziative per l’apertura della campagna referendaria “Mille piazze per il lavoro” che  partirà il prossimo sabato 13 ottobre in centinaia di piazze in tutta Italia.
Ai gazebo che verranno allestiti in giro per il Paese ci saranno Antonio Di Pietro a Torino, Nichi Vendola a Bari o forse a Roma, Luigi De Magistris a Napoli, leader sindacali come Maurizio Landini della Fiom a Reggio Emilia.

Oltre a quelli sul lavoro, l'IdV promuove anche due quesiti anti-casta con i quali si chiede l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (già bocciato dagli italiani con il referendum del '93 ma rientrato dalla finestra sotto il nome di 'rimborso elettorale’) e la diaria ai parlamentari.
Aspetti della vita politica nostrana, questi ultimi, che hanno portato ad un vero e proprio sistema di spartizione del denaro pubblico, con la deriva immorale che conosciamo.

Ora è giunto nuovamente il momento di dire basta e riprendere in mano il nostro futuro sottoscrivendo i quattro quesiti referendari, per riappropriarci dei nostri diritti e per ripulire la politica da chi la usa per arricchimento personale e per gestire clientele.
Da sabato 13 ottobre possiamo farlo in centinaia di piazze in tutta Italia. Scegli la tua su referendumlavoro e referendumcasta

Condividi