Giovedì 23 febbraio 2011, presso il Comando Regionale Umbria della Guardia di Finanza, in Perugia, il Comandante Regionale - Gen. B. Fabrizio Cuneo -, il Comandante Provinciale di Perugia - Col. t. ISSMI  Vincenzo Tuzi -, il Capo di Stato Maggiore del Comando Regionale Umbria – Magg. Carlo De Luca - e il Magg. t.ST Enrico Blandini - Comandante del Nucleo pt di Perugia, hanno incontrato i rappresentanti dei locali organi d'informazione per la presentazione del Rapporto Annuale sull’attività svolta dal Corpo nel
2011.

Il Generale Fabrizio Cuneo ha preliminarmente illustrato l’indirizzo strategico che ha orientato l’attività dello scorso anno, imperniato, principalmente, nella lotta all’elusione e all’evasione fiscale, nel contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica e di mercato dei capitali e nella tutela della sicurezza interna. In particolare, il contrasto all’evasione fiscale è stata supportata da una più incisiva attività di intelligence, di controllo economico del territorio e da un’efficace analisi di rischio, nel preciso intento di selezionare target sintomatici di evasione reale, oltre che sostanziale. Più che mai, nel perdurante stato di crisi economia, la remuneratività degli interventi si è espressa attraverso l’ottimizzazione delle risorse disponibili sia per perseguire le condotte altamente lesive della potestà impositiva (economia sommersa, frodi fiscali e reati tributari) che nella sistematica aggressione dei patrimoni illeciti degli evasori a tutela del credito erariale.
A tale scopo, è stato potenziato il ricorso agli strumenti d’indagine ai fini tributari, che si è tradotto in un incremento delle autorizzazioni ad eseguire accertamenti patrimoniali sui contribuenti (da 38 nel 2010 a 114 nel 2011) e nello sviluppo delle segnalazioni di operazioni sospette (da 79 nel 2010 a 86 nel 2011).

Il Generale Fabrizio Cuneo è quindi passato ad illustrare i risultati operativi più significativi conseguiti in ambito regionale nel 2011.

RISULTATI OPERATIVI.
Nel contrasto all'evasione fiscale sono state eseguite 2.058 ispezioni contabili, di cui 498 verifiche fiscali e 1.560 controlli di vario genere. L'attività ispettiva, nel suo complesso, ha permesso proporre il recupero a tassazione elementi di reddito per oltre 332 milioni di euro e IVA per oltre 64 milioni di euro. La fondatezza dei rilievi posti a base del recupero a tassazione, risulta evidente dell’esito della successiva attività di accertamento svolta dall’Agenzia delle Entrate, che ha convalidato l’84% dei verbali di constatazione redatti da militari del Corpo.

Nella lotta all'economia sommersa, sono stati individuati 188 soggetti, tra evasori totali (soggetti sconosciuti al fisco) e paratotali (soggetti che hanno occultato al Fisco più della metà del loro reddito) e recuperati a tassazione 240 milioni di euro. Scoperti, inoltre 957 lavoratori irregolari/”in nero”. In tema di contrasto all’esportazione illegale di capitali all’estero, sono stati recuperati oltre 23 milioni di euro, +4,5% rispetto all’anno precedente. Circa 5.649 controlli sono stati eseguiti sulla regolare emissione di ricevute e scontrini fiscali. Irregolarità sono state riscontrate nel 22,6% dei casi. In un contesto economico caratterizzato dalla generalizzata contrazione dei consumi, assumono rilievo i risultati conseguiti nell'attività di tutela del mercato. In tema di contraffazione dei marchi di fabbrica e di sicurezza dei prodotti, sono state denunciate 32 persone e sequestrati oltre 170mila articoli. Mentre sono stati 312 gli interventi eseguiti nella lotta al carovita.

Anche nel 2011, il fenomeno del traffico, dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti in Umbria si è attestato a livelli di elevata pericolosità sociale. Nel corso dell’anno sono stati segnalati all’Autorità Prefettizia 97 assuntori, tratti in arresto 24 soggetti e denunciate 67 persone a “piede libero”. Nel complesso, le indagini svolte nello specifico settore, anche con il coordinamento dell’ Autorità Giudiziaria, hanno portato al sequestro di circa 27 chilogrammi di hashish e marijuana e 1.378 grammi di cocaina. I dati rilevati confermano la tendenza del mercato della droga a soddisfare una crescente domanda di droghe “leggere”, alimentata da una platea di consumatori sempre più giovane. Il contributo del Corpo è stato significativo anche nel settore della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, assicurato da 4.459 pattuglie e 9.867 uomini impiegati nella vigilanza e nel controllo del territorio, teso anche ad aumentare il senso di “sicurezza
percepita” dall’intera comunità. In aumento il numero delle chiamate al servizio di pubblica utilità 117, che ha ricevuto 517 segnalazioni, registrando un incremento dell’11% rispetto allo scorso anno.

RILEVANTI OPERAZIONI DI SERVIZIO.
Meraklon: nei mesi di marzo e aprile 2011, la Compagnia di Terni ha svolto un’indagine nei confronti di un’organizzazione collegata alla gestione del gruppo aziendale del polo chimico ternano “Meraklon”, dedita a rilevare, a prezzi irrisori, società commerciali in difficoltà economica allo scopo di aggravarne lo stato di dissesto – attraverso l’appropriazione indebita delle patrimonio aziendale – e ottenere i finanziamenti pubblici previsti a sostegno del conclamato stato di crisi.
Arrestate 7 persone per il reato di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita (oltre 7 milioni di risorse finanziarie ed economiche aziendali) e alla truffa ai danni dello Stato (più di 830mila euro). Sequestrati, inoltre, beni mobili e immobili del valore di circa 4 milioni e 400mila euro, di conti correnti bancari intrattenuti presso 28 istituti di credito e di un sito industriale di 145mila mq. Di particolare rilevanza, inoltre, l’avvio della procedura concorsuale per la ripresa e la prosecuzione dell’attività economica, con la nomina di un amministratore giudiziale, che ha consentito ai 250 impiegati di preservare il proprio rapporto di lavoro.

Thun: una vasta operazione, diretta dal Comando Provinciale Perugia ha condotto al sequestro di oltre 80 mila articoli in ceramica di marca “THUN”, del un valore di circa 2 milioni e 400mila euro. Gli articoli sequestrati venivano prodotti in Italia e in Cina, commercializzati senza la licenza della nota casa altoatesina e venduti a prezzi di gran lunga inferiori a quelli imposti dall'azienda. Circa 35mila articoli erano destinati a Lourdes, Lisieux, Repubblica di San Marino e Medjugorje, mentre la restante parte era rivolta al mercato italiano. Nel corso dell’operazione, che ha visto impegnati vari reparti del Corpo in diverse regioni italiane, sono state effettuate oltre 200 perquisizioni. Solo in Umbria sono stati sequestrati 18mila articoli contraffatti, di cui la maggior parte in provincia di Perugia. Nella stessa operazione i miliari della Tenenza di Gubbio hanno denunciato il rappresentante legale di una società di Gualdo Tadino che commercializzava i prodotti illegali.

Giove in Valtopina: la Compagnia di Foligno ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP di Perugia, dell’intero borgo di Giove di Valtopina, composto da 55 unità abitative, a fronte di gravi violazioni alle norme di edificazione antisismica. Il servizio ha tratto origine da una precedente attività di servizio, che nei primi mesi del 2009, avevano posto sotto sequestro un’area sita nel Comune di Nocera Umbra, confinante con quello di Valtopina, nella quale erano stati riversati i materiali provenienti da uno dei
cantieri allestiti per la ricostruzione post-terremoto del borgo di Giove. La fase successiva delle indagini, culminata con gli attuali provvedimenti di sequestro, è stata mirata ad individuare l’effettivo e regolare svolgimento dei lavori di ricostruzione postsisma del borgo di Giove. L’analisi documentale e le perizie tecniche hanno confermato gli iniziali sospetti di irregolarità nella ricostruzione centro abitato, ubicato in un’area ad elevato rischio sismico.

Operazione Apogeo: in un intervento congiunto, i militari della Guardia di Finanza di Perugia e Firenze e i Carabinieri del R.O.S., e di altri Reparti territoriali hanno concluso un’importante operazione nei confronti di un’organizzazione criminale dedita alla truffan aggravata, riciclaggio, bancarotta fraudolenta, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, con l’aggravante del metodo mafioso. Eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di beni mobili ed immobili per un valore di oltre 100 milioni di euro: l’albergo perugino Domo - base logistica del gruppo - sequestrato insieme al Giardino; 300 appartamenti a Ponte San Giovanni, quattro terreni, 144 autoveicoli, due natanti, 200 conti correnti aperti in 53 diversi istituti bancari, nove polizze assicurative, 18 società, 45 quote societarie e finanche un cavallo da trotto.
L’operazione, denominata “APOGEO” è stata condotta nei confronti di un’associazione per delinquere con base operativa in Perugia e operante in Umbria, Toscana, Marche ed altre zone del territorio nazionale, diretta da soggetti di origine campana residenti nel capoluogo umbro, risultati in collegamento con alcuni esponenti del clan camorristico dei Casalesi.

Compro oro: i militari della Compagnia di Terni hanno arrestato la titolare di una attività di “compro oro”, il socio, due familiari e posto sotto sequestro sette punti vendita, ubicati a Terni, Rieti, Narni, Orvieto, Monterotondo, Poggio Mirteto ed Amelia. Arrestate anche altre tre persone di cui una direttamente in rapporti d’affari con l’azienda. Alla titolare dell’impresa sono stati contestati i reati di ricettazione, usura, falso in registri, con l’aggravante del vincolo associativo, mentre sugli altri indagati pendono le accuse di furto (anche in abitazione), procurato allarme, ricettazione e cessione di sostanze stupefacenti. Nel corso delle indagini, i militari hanno scoperto oltre un centinaio di conferimenti all’azienda di oggetti preziosi (fedi nunziali, catenine, collane, bracciali, orologi, etc.) e, in alcuni casi, anche di prodotti informatici, che costituivano le refurtive di un pregiudicato siciliano, residente a Terni. L’accusa di usura, invece, verte sulle somme pretese dalla titolare dell’azienda per riscattare preziosi impegnati da persone in difficoltà economica, obbligate a versare cifre, di fatto, equivalenti ad interessi fino al 1.000% annuo. Accertati anche casi in cui l’azienda pagava a minorenni importi in denaro molto inferiori al valore dei preziosi ceduti, approfittando della loro inesperienza.

INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE.
Nel 2011, il Comando Regionale Umbria ha proseguito il programma di incontri di sensibilizzazione alla legalità presso istituti scolastici di vario livello, presentando la terza edizione del fumetto “Finzy il grifone”, che si è confermato strumento comunicativo di notevole efficacia per la comprensione del concetto di legalità da parte dei più piccoli. L’attività comunicazione istituzionale è proseguita con la partecipazione all’11ª edizione della manifestazione “Meeting di Primavera”, organizzata dall’ “Associazione Sportiva Trasimeno Volo” presso l’Aeroporto “Leopoldo Eleuteri” di Castiglione del Lago, presso il quale è stato allestito uno stand espositivo dedicato alla componente aeronavale e alle diverse specializzazioni d’impiego del Corpo.

Il 6 novembre scorso, nella suggestiva cornice di Piazza Garibaldi, in Spoleto, ha avuto luogo la Festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate. La manifestazione, inquadrata nelle iniziative dedicate al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stata aperta dalla sfilata di una compagnia di formazione composta da plotoni della Guardia di Finanza, Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri. Successivamente i festeggiamenti sono proseguiti con l’apertura degli stand istituzionali delle Forze Armate partecipanti.

Il 2 dicembre 2011, a conclusione del programma per l’anniversario dell’Unità d’Italia, la Banda Musicale della Guardia di Finanza si è esibita nello storico Teatro “Mancinelli” di Orvieto, per un concerto organizzato in collaborazione con il Comitato Provinciale di Terni della Croce Rossa Italiana, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e con il patrocinio del Comune di Orvieto.
 

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