Ormai siamo alla “fantapolitica” negli schieramenti a sinistra del Pd.

Le ultime dal fronte ci dicono di un accordo che è in procinto di essere siglato, tra la pattuglia guidata dal pirotecnico e incontenibile, Moreno Pasquinelli, già indiscusso leader della IV Internazionale, negli anni ’70 e oggi approdato al movimento dei ‘forconi’, nonché al Partito Nazionale Popolare (sic!) e la nascente lista L’Altra Europa Umbria (Rifondazione più qualcosa) nell’attesa di individuare un candidato presidente dopo averne bruciati già diversi. Parlare di deriva estremista, sembra poco.

Ma, l’ultimissima, è che batte un colpo anche il PdCI, oggi, con il nuovo conio: PC d’Italia (Partito Comunista d’Italia). Il massimo organismo regionale (il Comitato Centrale umbro) del nuovo partito (che richiama una storia gloriosa di 100 anni fa) ha deciso di contrapporsi alla presidente Marini, con un proprio candidato alla guida dell’Umbria.

E’ proprio vero, alla tragedia segue la farsa.

E chi sarà il candidato? L’ing. Giuseppe Mascio, segretario regionale del PC d’Italia? Proprio quello che è stato assessore ai trasporti della giunta Lorenzetti, il presidente del Consiglio Comunale di Terni eletto con una lista promossa dal Sindaco Di Girolamo, quello che con le carte bollate ha preteso di entrare in Consiglio Regionale al posto di Damiano Stufara? Gli interrogativi sono d’obbligo, visto che saremmo oltre la fantapolitica.

Confermo, la sinistra in Umbria, è messa proprio male, anzi malissimo.

Se poi ci aggiungiamo che chi ha deciso, realisticamente a sinistra, di restare nella coalizione di governo, per tentare di ancorare le truppe della Marini a qualcosa che ancora abbia a che fare con le tradizioni di governo della sinistra umbra, non riesce a ‘quagliare’ un accordo credibile, siamo proprio a posto. La boria dei partitini sopravvissuti, i tentennamenti delle liste civiche di sinistra, forse non si stanno accorgendo che il tempo sta per scadere e che lo spazio politico-elettorale a sinistra del Pd deve essere occupato da una proposta credibile e praticabile, autorevole ed innovativa, non minoritaria e di governo, senza cedere alle mode grilline e agli opportunismi personalistici.

Il tempo è ora, oppure occorre prendere atto che i tempi per la rifondazione della sinistra, oggi, non sono maturi, che occorre aspettare, lavorare sul lungo periodo e sostenere il lavoro della FIOM e di Maurizio Landini.

Quinto Sertorio   

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