Di Ciuenlai –  Al momento sono meno di 4000 (ma appena si sapranno le candidature lieviteranno come la pasta per la pizza) gli iscritti al Pd umbro che saranno chiamati , con le attuali regole, a decidere chi sarà il prossimo segretario regionale del più famoso “fantapartito” d’Italia. Novità? Direi nessuna. Anzi per certi versi, restringendosi il campo dei partecipanti, aumentano i vizi che l’hanno portato quasi alla distruzione e alla conseguente perdita di tutti i principali enti locali della regione. Essendo pochi i tesserati, come in un piccolo paese, si conoscono tutti e tutti sono legati da amicizie, e “parentele” tra loro che gli diranno, al momento opportuno, per chi votare.

Già ma chi si vota? Per il momento le correnti in campo sono due. Quelli di Zingaretti, che si stanno raccogliendo attorno al capogruppo regionale Tommaso Bori e quelli dell’area ex Bocci con l’ausilio “Romano” di Anna Ascani. Questi ultimi si sono recentemente riuniti a Ponte San Giovanni. Il regista avrebbe commentato “cattiva la prima”. Si parla infatti di una cinquantina di persone, gran parte delle quali orbitante da tempo nell’area dell’ex Sottosegretario. E’mancato all’appello il significativo apporto dell’area che ancora si riconosce nell’ex assessore alla sanità Luca Barberini ,che però non sembra abbia intenzione di cambiare campo (Torneranno tutti insieme nell’Associazione “Comunità Solidali”) . Sembra che non ami, anzi detesti, i metodi politici di Bori.

Nonostante il primo flop, è molto probabile che quest’ alleanza tra ex area Dem e Renziani “pentiti” presenti un candidato. La scelta più semplice sembrerebbe quella del Consigliere Regionale  Simona Meloni.  Solo che c’è un problema. Molti ex bocciani e la stessa Ascani  l’avrebbero “bocciata” “perché non ha un consenso proprio”. Sarebbe infatti stata eletta per l’effetto congiunto dei voti del lago, degli aiuti della Porzi e dei suoi sostenitori e degli “aiutini” dello stesso Tommaso Bori (ricompensati a dovere nel Trasimeno).  Questo intreccio è impossibile che si ricompatti in sede di congresso. Ci sarebbe il Sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti. Ma il combinato disposto tra  cariche pubbliche e dirigenza di partito, non aiuta. Anche perché questo darebbe la stura alla possibilità della discesa in campo dello stesso Tommaso Bori, bloccato ora dall’essere diventato Capogruppo in Regione. E allora il punto di caduta potrebbe essere il segretario del circolo di Todi Andrea Vannini, che è stato (con scarso successo, soprattutto nell’Alto Tevere) il pupillo della tifernate Ascani alle recenti regionali e che gode anche dell’apprezzamento della Porzi. 

Sul fronte “Zingarettiano” si fa circolare il nome di Sarah Bistocchi. Non ci crede nessuno e , soprattutto, non troverebbe grandi appoggi, non appena usciti da Perugia. Rimane l’idea , che sembra essere sostenuta dal Commissario Valter Verini, di mettere in campo un “civico con la tessera” e cioè quella Camilla Laureti di cui sempre si parla nel Pd non appena c’è l’elezione di qualcosa. Probabilmente nessuno di questi raggiungerebbe lì obiettivo di cui il Partito Democratico in Umbria ha bisogno “come il pane”. L’obiettivo si chiama unità.

Ci vorrebbe un personaggio in grado di sancire la pace tra le correnti e mettere tutti a pancia terra a lavorare per preparare la rivincita sulla destra. Un nome, sussurrato fuori onda dai più, ci sarebbe. Francesco De Rebotti Sindaco di Narni,ma al secondo mandato e  vicino alla fine della legislatura. Ha , secondo tanti piddini, “ l’esperienza giusta ed è stimato sia a Perugia che a Terni. Ha le capacità politiche e di mediazione necessarie a gestire questa delicatissima fase di ricostruzione”. Insomma sarebbe in possesso di tutte quelle doti che ne rendono difficile se non impossibile una sua candidatura unitaria . Perché essere “svegli” nel Pd umbro è un grave difetto di fabbrica.

P.s. – MADONNA ALTA -  La famosa diatriba su chi comanda al circola Madonna Alta di Perugia sembra essersi risolta. I sostenitori dell’ex Assessore Comunale Andrea Cernicchi non si sarebbero riscritti, lasciando il campo ai “Boristi”. La segnalata e ripetuta presenza di Sarah Bistocchi in sede confermerebbe la notizia. Il circolo ne sarebbe uscito “dimezzato”. In perfetta  linea con tutto il resto del Pd.

 

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