PERUGIA - Perugia è alla 57/a posizione (e ne perde ben 30), mentre Terni è alla 65/a (tre posizioni in meno rispetto all'anno precedente) nella "pagella finale" della ricerca del quotidiano "Il Sole 24 Ore" sulla qualità della vita nelle province nel 2015, vinta per la quinta volta in 26 anni da Bolzano.

La posizione delle due province umbre rispecchia i dati raccolti nelle sei "aree tematiche" della ricerca: tenore di vita, affari e lavoro, servizi, popolazione, ordine pubblico e tempo libero.

Il precipizio nel quale pare sia precipitato il capoluogo umbro è stato immediatamente stigmatizzato dal gruppo consiliare del Pd a Palazzo dei Priori, che ha diramato il seguente preoccupato comunicato:

 “Il crollo verticale di Perugia nella classifica nazionale della qualità della vita ci preoccupa molto. In un solo anno la nostra città scende di oltre 30 posizioni, passando dalla parte alta della classifica e tra le prime del centro Italia alla metà bassa calando al 57esimo posto.

Alla fine, purtroppo per tutti i cittadini, i dati rilevati dal Sole 24 Ore registrano con evidenza l’effetto dei tagli ai servizi, dell’azzeramento delle manutenzioni e della cura del verde, dell’incapacità amministrativa e della totale assenza di progetti per Perugia.

Dopo un anno di illusioni ottiche e operazioni spot è sotto gli occhi di tutti che la realtà delle cose: i numeri e le rilevazioni fotografano una città che arretra.

Noi stiamo dalla parte di Perugia e dei perugini: non gioiamo per questi dati fortemente negativi e per la grave situazione, non festeggiamo per le brutte notizie che riguardano la nostra città a differenza di quello che hanno fatto altri in passato.

È necessario che si prenda atto della preoccupante realtà delle cose: al di là della campagna elettorale permanente e della manipolazione mediatica strumentale di ogni evento, la verità è che non si registra la rinascita della città che Romizi e la sua Giunta continuano puntualmente a raccontare in ogni occasione pubblica.

La classifica nazionale della qualità della vita è un grave campanello d’allarme che, ci auguriamo, scuota dal proprio torpore un’amministrazione immobile, che rimanda ogni scelta e che ha fatto della latitanza una strategia politica”.

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Tra tanti comunicati trionfalistici che ci travolgono quotidianamente  oggi ne  manca uno che ci riporterebbe alla realtà. Questo il commento al riguardo dell'on. Maurizio Ronconi (Movimento per l'Umbria), che osserva ancora:

"Nella classifica della qualità della vita, la provincia di Perugia è al cinquantasettesimo posto, perdendo ben 30 posizioni, e quella di  Terni al sessantacinquesimo, perdendo 3 posizioni. Ci precede non solo tutto il centro Nord ma perfino Nuoro e gran parte della Sardegna. Risultato drammatico e ancora più drammatica la mancanza di citazioni da parte di chi autorevolmente amministra, ad ogni livello,  la nostra regione".

"E’ giunto il momento - conclude Ronconi - che tutta una classe dirigente, e non solo politica, si interroghi  sulle difficoltà della nostra regione che gli indicatori più puntuali e autorevoli indicano come davvero sofferente".  

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