“Continua una sarabanda indecente, offensiva dell’intelligenza e dello spirito democratico di milioni di cittadini, sui fatti di Terni. Dichiarazioni di autorevoli figure istituzionali vengono distorte, strumentalizzate e diffuse artatamente per avallare la tesi dell’ombrello a scapito di quella del manganello. Un antico proverbio cinese recita : ‘quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito’.

Purtroppo, lo scarso ‘acume’ di alcuni rappresentanti politici fa sì che ancora oggi, invece che concentrarsi sul vero fatto grave, ossia le cariche contro i lavoratori da parte della Polizia, cariche che hanno prodotto la degenerazione di una pacifica manifestazione, ci si concentri sul ‘dito’, perdendo tempo utile e prezioso nel tentativo di capire se a colpire il Sindaco Di Girolamo sia stato un ombrello o un manganello e dimenticando tutto quanto accaduto prima, con le cariche di tipo scelbiano, da Celere degli anni ’50, contro i lavoratori preoccupati per il loro futuro , lavoratori che hanno il diritto, in nome dei loro sacrosanti interessi, di attuare tutte le forme di lotta democraticamente consentite, per salvare l’avvenire loro e della Città di Terni.

Questo è il tema centrale! L’offensiva capitalista e i progetti di smantellamento delle AST hanno rappresentato e rappresentano la prima violenza inflitta alla Città di Terni. A questo i lavoratori, i cittadini, le Istituzioni, hanno risposto con la lotta più unita e forte possibile! A questa lotta si è risposto con le cariche! Questa è la verità, l’unica e sola verità! Ogni altro argomentare è malafede che copre solo e soltanto la violenza del padronato e la gestione assolutamente deprecabile dell’ordine pubblico durante le note manifestazioni, un ordine pubblico che, lo vogliamo ricordare a chi specula sui fatti avvenuti, non può sussistere senza il rispetto dei diritti dei lavoratori e le garanzie più ampie di mantenimento degli stabilimenti di Terni .

Anche volendoci limitare alla vexata quaestio dell’ombrello e del manganello, emerge la malafede di certi commenti: il Vice-Ministro Bubbico, che frettolosamente e irresponsabilmente ha parlato dell’ombrello come corpo contundente nella sua informativa urgente alla Camera, ha poi ammesso, nel corso della stessa, che sono in corso indagini della DIGOS e che è stata avviata (avviata !) un’attività ispettiva interna al Dipartimento di pubblica sicurezza. Pertanto, nulla c’è di definitivo ……se non il fatto che a Terni si sono colpiti dei lavoratori scesi in piazza per la tutela dei loro diritti e degli interessi generali della nostra Regione e del Paese, calpestati da un capitalismo famelico e predatorio e da un Governo nazionale in mano a banchieri e tecnocrati”.

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