"La Cgil dell'Umbria - dichiara Mario Bravi, Segretario Generale Cgil Umbria - condivide le preoccupazioni dei giornalisti della TGR per le politiche messe in atto dalla direzione generale della Rai che rischiano, come denunciano i giornalisti umbri, 'di disperdere e impoverire il patrimonio di funzioni e competenze del servizio pubblico radiotelevisivo, oggi seriamente minacciato anche dal rischio di eliminazione della terza edizione serale del TG, da iniziative editoriali estemporanee e dispersive, da carenza e obsolescenza dei mezzi tecnici e dai vuoti di organico'”.

"In un momento estremamente delicato per il Paese- continua Bravi - , le politiche di gestione del servizio pubblico radiotelevisivo si rivelano di giorno in giorno più dannose. Perdita di pluralismo, abbassamento della qualità dell'offerta, asservimento di pezzi importanti dell'informazione agli interessi del Governo o peggio della concorrenza privata e ora, anche il tentativo di indebolire l'informazione pubblica regionale e locale, che svolge invece un servizio fondamentale, ad esempio nel raccontare le tante vertenze e le battaglie delle lavoratrici e dei lavoratori della nostra regione".

"Tutto questo è inaccettabile e la Cgil dell'Umbria, - conclude Bravi - è pronta a fare la sua parte, insieme agli altri soggetti sindacali e istituzionali, per respingere questo attacco al servizio pubblico.  D'altronde, già da tempo la Cgil è impegnata, insieme alla Fnsi, in una battaglia in difesa del pluralismo dell'informazione e contro i conflitti d'interessi che ne minano alla base il funzionamento.
Per queste ragioni siamo al fianco dei giornalisti Rai dell'Umbria e diamo la nostra massima disponibilità a partecipare alle iniziative di protesta e di confronto che intenderanno promuovere nella nostra regione".
 

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