TERNI - Si puo' astrattamente ipotizzare il reato di sfruttamento della prostituzione anche a carico dei tassisti e dei clienti occasionali che accompagnano le prostitute sul luogo del meretricio. Lo ha stabilito il gip di Terni, Maurizio Santoloci, che ha convalidato l'arresto, effettuato dai carabinieri, di un cittadino accusato di favoreggiamento della prostituzione per aver accompagnato con la sua autovettura alcune prostitute sul luogo del meretricio.

Nell'ordinanza di convalida di arresto lo stesso gip ha evidenziato che "il favoreggiamento della prostituzione puo' ben attuarsi attraverso un qualsiasi comportamento dinamico attraverso il quale il meretricio viene agevolato e avallato a livello operativo e funzionale".

"Quindi - si legge nell'ordinanza - indubbiamente chi, in modo cosciente e doloso, ben sapendo che sta accompagnando prostitute sul luogo del meretricio opera tale accompagnamento con qualunque mezzo e a qualsiasi titolo, oggettivamente offre un contributo logistico operativo all'esercizio della prostituzione e quindi la favorisce in modo diretto.

Il lucro e' indifferente e puo' consistere in emolumento economico, o nel caso di specie in prestazioni sessuali di remunerazione o addirittura in riconoscimenti affettivi o di altra natura". Partendo da questa premessa il giudice Santoloci ha poi chiarito che "laddove l'accompagnamento sia esercitato anche da soggetti esercente un servizio di pubblica utilita' come un taxi, la particolare funzione del tassista non esime il soggetto dall'essere responsabile del reato di favoreggiamento, ma anzi aggrava la sua posizione".

Ed ancora, il reato di favoreggiamento della prostituzione "potrebbe astrattamente ipotizzarsi anche per il cliente occasionale, il quale dopo aver consumato l'atto sessuale riaccompagni la prostituta dal luogo di consumazione dell'atto sessuale con la propria autovettura verso il luogo di meretricio, perche' cosi' anche se occasionalmente e isolatamente favorisce la prostituzione attraverso un'occasione dinamica e logistica che si basa proprio su tale prassi ripetitiva e seriale in assenza della quale il meretricio non potrebbe essere di fatto attuato e svolto come accade oramai in via quotidiana e diffusa".

La pronuncia del giudice delle indagini preliminari di Terni - hanno sottolineato i carabinieri - si incrocia con i servizi di contrasto al fenomeno della prostituzione che le forze dell'ordine della provincia di Terni stanno mettendo a punto. L'arresto convalidato oggi dal gip di Terni era stato eseguito martedi' scorso.

A finire in manette e' stato un 58enne ternano disoccupato, senza precedenti, accusato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I militari lo avevano seguito per piu' di un mese, notando che ogni sera era solito accompagnare cinque donne nei pressi del cimitero, per poi ricondurle a casa al termine della serata. Al momento dell'arresto l'uomo si sarebbe giustificato dicendo che per la sua attivita' non riceveva alcun compenso dalle ragazze, se non qualche sporadica prestazione sessuale gratuita. Circostanza, questa, confermata dalle ragazze, tutte tra i 20 e i 30 anni e di nazionalita' romena.

Per tentare di arginare il fenomeno della prostituzione in strada, i carabinieri hanno programmato per i prossimi giorni servizi specifici di vigilanza e controllo nei pressi dei luoghi solitamente frequentati da prostitute, al fine di dissuadere i loro potenziali clienti.

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