PERUGIA - "Vince il Perugia, ma il Campobasso sbuffa e si mangia le mani. Perché nei momenti importanti e delicati della partita si distrae troppo e continua a sbagliare sia nella propria area, permettendo agli avversari di andare in gol, sia davanti al portiere umbro, fallendo buone occasioni da rete. La squadra di Battistini, sorniona, ben coperta, in particolare a centrocampo, ringrazia e porta a casa un successo molto pesante". Musica e parole di tal Aldo Ciaramella, autore di un articolo apparso oggi sul Corriere dello sport. Alla faccia dell'oggettività e della professionalità. Ci chiediamo come sia possibile stravolgere così la cronaca di un partita, ci viene da pensare che quasi, quasi, l'autore del pezzo, la partita se la sia fatta raccontare da un tifoso molisano, anche se, crediamo, sarebbe stato meno di parte e più oggettivo anche il più sfegatato dei tifosi ultrà del Campobasso. Prendiamo in esame il primo punto: i gol avversari. Il gol di Clemente è venuto su punizione. Quali distrazioni ci sarebbero state ad opera delle difesa rossoblu?

Un capolavoro del numero 10 che ha infilato la palla sotto la traversa, parabola splendida sulla quale il pur bravo portiere nulla ha potuto. Il gol di Gucci nasce da una altrettanto splendida imbucata di prima di Clemente che il giovane attaccante (che mica potrà sbagliare sempre!) tocca di fino eludendo l'estremo molisano. Dove sarebbero le distrazioni, ci chiediamo. E se il discorso vale per la squadra di casa perché non dovrebbe valere per il Perugia? Anania si è distratto e Balistreri ha segnato. Ma così si sminuirebbe la bravura dei realizzatori ridicendo il tutto a mere distrazioni difensive. Secondo punto: le occasioni da rete del Campobasso. Ce ne ricordiamo poche serie, forse tre, considerati i minuti di un concitato recupero finale. Un tiro fuori pretestuoso di D'Anna, finito a lato controllato da Giordano, una ciccata sempre di D'Anna e un tiro su punizione di Quadri finito sulla rete esterna, ci sarebbe un'altra occasione in cui sempre D'Anna si è trovato nella possibilità di battere a rete, ma lì la distrazione è stata del guardalinee e dell'arbitro, poiché il giocatore si trovava in chiara posizione di fuorigioco e la deviazione casuale di un grifone non l'avrebbe rimesso in gioco. Di contro il Grifo, oltre ai due gol segnati, ha avuto almeno altre tre ghiotte occasioni da rete: il tiro di Anania deviato in corner sopra la traversa, l'occasione di Bueno, quella capitate a Clemente nel primo tempo e a Gucci che ha sprecato malamente con un tiro sbilenco. Terzo punto: il Perugia sarebbe una squadra sorniona ben coperta a centrocampo. A parte il primo tempo in cui si è visto un Campobasso spesso aspettare il Grifo e non viceversa, nel secondo tempo c'è stata solo una squadra che ha proposto calcio e cercato le giocate, ossia il Perugia. Il Grifo non ha certo giocato di rimessa o aspettato l'evolversi degli eventi, ha costruito le sue occasioni attraverso le giocate di Clemente, di Benedetti e Carloto, attraverso gli affondi di Anania, o successivamente, grazie alla classe di Borgese ed il contributo di Bueno e Mocarelli e dello stesso Gucci che sbaglierà anche, facendo imbufalire il sottoscritto spesso e volentieri, ma eri almeno nel primo tempo a preso un sacco di legnate senza lamentarsi troppo e vendicandosi con il gol vittoria.

Chi si è affidato solo ai lanci lunghi, facendo diga in difesa o a centrocampo è stato il Campobasso, andato in gol alla prima vera occasione e su un errore difensivo in copertura di Luchini e a causa di una marcatura lenta di tutta la difesa. Il Perugia, deve ringraziare solo se stesso, la sua compattezza di squadra, nonostante le difficoltà evidenti dovute alle condizioni del campo (!?) di giuoco, deve ringraziare il tecnico Battistini (cui riconosciamo il merito di riuscire a convincerci di più quest'anno rispetto allo scorso campionato), e la Società, che ha allestito una rosa all'altezza delle aspettative (eccezion fatta per un esterno sinistro in più che a noi sarebbe piaciuto avere in rosa). Leggendo l'articolo uscito in cronaca nazionale sul Corriere dello Sport, nella pagina dedicata alla Lega Pro, sembra che il Perugia, quasi, quasi, non abbia fato niente per vincere e che, in fondo, si sia visto consegnare i tre punti su un piatto d'argento solo grazie agli errori e alle distrazioni del Campobasso. Non ci stiamo, secondo noi, non si fa cronaca così, né per altro si rende un buon servizio ai lettori, raccontando un'altra partita.

Dopo le goliardate di cui si è reso autore un dirigente della Paganese, inventandosi torti arbitrali, ingiustizie ad opera della società biancorossa o delle Forze dell'Ordine, dipingendo Perugia come città o Società inospitale e scorretta, ed illudendo la propria tifoseria sulla possibilità di una vittoria a tavolino per ricorso, ora una cronaca che sembra inventata di sana pianta. Va bene che siamo in Seconda Divisione, va bene che l'Italia calcistica ha ben altro a cui pensare che non alle cronache del Grifo, ma un po' di professionismo e professionalità non guasterebbe nel raccontare i fatti per quel che sono, anche se si tratta di un campionato di IV serie.

MC www.ac-perugia.net

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