Di Armando Allegretti

PERUGIA - "La riunione di maggioranza tenutasi ieri - ha dichiarato il segretario regionale del Prc Stefano Vinti - è stato un incontro positivo poiché ha visto un’unità di intenti tra i gruppi consiliari di maggioranza e la Giunta Regionale in merito ad una stagione di riforme strutturali" in merito "all’abrogazione delle Comunità Montane, l’Istituzione dell’Agenzia regionale della Forestazione, l’istituzione delle unioni dei Comuni, una nuova architettura istituzionale del sistema sanitario, il superamento degli enti di bonifica, l’unificazione in un’unica agenzia Regionale delle competenze per lo sviluppo economico e per la promozione turistica, lo scioglimento degli ambiti territoriali integrati e la costituzione di società Regionali per i rifiuti e per le acque.
L’obiettivo della maggioranza è far si che si arrivi a queste riforme entro il 31 dicembre prossimo. Il Partito di Rifondazione Comunista ha avanzato le sue proposte sostenendo un processo di semplificazione e razionalizzazione degli enti di secondo livello, salvaguardando comunque, il livello occupazionale e riqualificando la spesa".
"Rifondazione Comunista -ha ricordato Stefano Vinti - ha posto tre questioni fondamentali: in primo luogo le riforme in discussione devono essere gli strumenti di un progetto condiviso che identifichi la “nuova Umbria” nei suoi rapporti interni ed esterni dentro a crisi del liberismo e all’interno dello Stato Federale. L’attuale stato confusionale del Governo determina un andamento incerto delle Riforme e quindi dell’unità dell’Umbria stessa.
"Inoltre - continua - bisogna necessariamente salvaguardare la volontà dell’elettore che è stata espressa con il referendum popolare di giugno scorso, nell’ottica di acqua sempre più bene comune, ma anche di tutti gli altri servizi pubblici locali".
"L’Umbria - infine - non più prescindere da un livello di programmazione a partire da una programmazione interregionale con le regioni dell’”Italia Mediana” e Rifondazione Comunista è disposta ad un dialogo ma senza cedere ai progetti di privatizzazione".
Il segretario del Prc ha poi precisato che "Il Partito di Rifondazione Comunista sottolinea inoltre che le inchieste che riguardano esponenti del Partito Democratico non migliorano la situazione politica ma creano confusione, incertezza e nervosismo.
Il superamento di queste difficoltà ricade su chi da questa inchiesta è chiamato in causa in prima persona e cioè il Partito Democratico stesso".

"La maggioranza ha concordato, infine, che il prossimo 3 ottobre si riunirà in un incontro seminariale di approfondimento. Inoltre ricordiamo che la Presidente della Regione Umbria convocherà in seguito degli incontri per analizzare le singole riforme entrando nel merito" - ha concluso Vinti
 

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