LA POVERTA’ ASSOLUTA AUMENTA ANCORA PER LE FAMIGLIE IN AFFITTO, QUELLE NUMEROSE E CON PRESENZA DI MINORI. UNA SVOLTA E’ URGENTE. CHIEDIAMO AL GOVERNO UN PRIMO SEGNALE: APPROVI GLI EMENDAMENTI AL DECRETO AIUTI CHE PREVEDONO RISORSE AI COMUNI PER IL PASSAGGIO DA CASA A CASA PER GLI SFRATTATI.

“I dati diffusi oggi dall’ISTAT sulla povertà in Italia confermano un dato assolutamente drammatico circa la condizione sociale del Paese. Sfiorano i due milioni le famiglie in povertà assoluta e, tra queste, le famiglie che vivono in affitto raggiungono la cifra record di circa 900 mila, pari al 45,3% (erano il 43,1% lo scorso anno) mentre rappresentano poco più del 18% del totale della popolazione residente.  In pratica, le famiglie in affitto hanno una incidenza di povertà assoluta quasi 5 volte superiore a quelle che vivono in proprietà. L’incidenza di povertà assoluta delle famiglie dove sono presenti minori è a pari al 28,2% se la famiglia è in affitto, contro il 6,4% di quelle che posseggono una abitazione di proprietà.

E’ il fallimento del governo Draghi che non è riuscito ad imprimere una svolta, neanche attraverso lo strumento straordinario a disposizione del Recovery Found, che sostanzialmente sta mancando l’obiettivo di incrementare l’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale.

Tutto questo mentre sta esplodendo nelle città la bomba sociale degli sfratti (circa 150 mila immediatamente eseguibili) che aumenteranno inevitabilmente a causa dell’aumento delle spese per le bollette e dell’aumento dei costi per le spese primarie, punta dell’iceberg di una sofferenza abitativa profonda e che investe l’intero Paese, con una richiesta inevasa di 650 mila alloggi di nuclei familiari utilmente collocati nelle graduatorie dei comuni e in vana attesa di una casa popolare.

In questo contesto è scandaloso che il governo ancora non abbia provveduto ad erogare gli stanziamenti previsti per il sostegno agli affitti per le famiglie disagiate e per la morosità incolpevole., non riuscendo neanche a modificare e snellire le procedure di erogazione alle famiglie aventi diritto, che oggi prevedono tempi medi di 2/3 anni, malgrado l’ordine del giorno approvato in sede di approvazione del DEF che lo impegnava in tale direzione.

Un governo, infine, che è pavidamente arretrato rispetto alla pur timida richiesta di elevare la tassazione di vantaggio di cui oggi ancora gode la rendita immobiliare speculativa.

Chiediamo al governo di approvare gli emendamenti presentati da diversi gruppi, anche della maggioranza, al Decreto Aiuti e che permetterebbero, attraverso un piccolo incremento della tassazione degli extraprofitti delle aziende energetiche, di dare risorse immediate e fresche ai comuni per prendere direttamente in locazione o acquistare immobili da destinare agli sfrattati per il passaggio da casa a casa.”

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