Di Ciuenlai – Se dovessimo guardare al vecchio “buongoverno”, la politica umbra sarebbe da bocciare in blocco. Differenze ce ne sono rispetto a come si muovono i personaggi e le organizzazioni nelle stanze del potere. In questo quadro veniamo chi va su e chi va o resta giù :

Catiuscia Marini – Si fa trasportare per mesi in una disputa, che, gestita meglio, poteva durare due minuti. Parliamo della nomina dei direttori generali, caratterizzata da continui “stop and go”, che hanno spesso bloccato la Regione, dando l'impressione di non di avere il controllo completo dell'apparato, anzi di subirne le influenze .Tutti gli indicatori dicono che la crisi economica si è aggravata. Poche le cose da incorniciare e tutte nel sociale e per il terremoto. Dice che dopo Natale siamo tutti più buoni 5

Giampiero Bocci – Viene riconfermato Sottosegretario agli interni e, soprattutto, “lievita” la sua influenza in Umbria. Consolida e incrementa la sua presenza tra ex dc e moderati, fa irruzione anche in pezzi importanti della sinistra democratica. Dispone ormai di alleanze, di un apparato, e di una organizzazione perfettamente oliata in grado di muoversi autonomamente dentro e fuori il Pd. Dice che a capodanno si ridiventa cattivi 7

Giacomo Leonelli – Giudicare un segretario di partito in assenza del partito è praticamente impossibile. sarebbe come valutare le capacità di navigazione di un capitano costretto a terra per mancanza della nave.

Pd – I suoi gruppi di potere sono a pezzi. A Perugia è praticamente scomparso; a Terni e a Foligno, dopo le note vicende politiche e giudiziarie, sta preparando gli scatoloni, temendo di dover sloggiare dal comune ; Spoleto e Orvieto sono una bolgia. In primavera tremano Narni e soprattutto Todi. Non si hanno notizie di Montone, Vallo di Nera, Valtopina e Preci, ma dice che c'è casino anche lì. Il voto? Non avendo nozioni di quantistica e di calcolo infinitesimale , non sono in grado di trovare un numero adeguato al disastro.

Andrea Romizi – Il Sindaco di Perugia non è andato ancora a picco nei giudizi dei cittadini per ragioni non derivanti dalla sua volontà. L'opposizione latita e, soprattutto, Il Pd è inesistente sia come soggetto politico che come gruppo consiliare. Di più, invece di contrastarlo gli fa continui elogi. E lui si accomoda dentro il vecchio sistema, che non contrasta mai , lasciando Perugia ai margini delle attenzioni delle altre istituzioni. La svolta, dunque, non c'è stata ,perchè Perugia ha tutti i problemi di prima. Il degrado continua e non è tutta colpa del passato. Qualche bancarella in centro in più non fa certo primavera e poi buttare un sacco di soldi per cose lontane dalla città come 1416 lo hanno plasmato per quello che tutti dicevano. Un rappresentante dei salotti buoni di Perugia. Nessun grande progetto per il capoluogo. Sta tornando il Romizi Consigliere, impalpabile e assente dai grandi temi. 5 perchè ancora" è un po' colpa di Boccali" .

Centrodestra – C'è ma non si vede. In controtendenza con il trend nazionale, continua a crescere godendo, immeritatamente, di una fortuna insperata. Le disgrazie dei democratici l'hanno portato a governare il 40% della Provincia di Perugia e a dare segnali di sfondamento anche in quella di Terni (Amelia docet). In questo quadro si appresta a dare l'assalto a Todi con buone possibilità di farcela. 4 alla attività politica e 8 al “Grande sedere”.

Ms5 – In Umbria non sfonda. Meglio a Terni che a Perugia, ma non riesce ancora a trovare idee, progetti e uomini che possano ancora competere con i due principali poli. L'insufficienza è piena per l'attività, che si trasforma in un 7 per le potenzialità.

Sinistra – Per riunire Sel, nella nostra regione, basta la panca di un caminetto non troppo grande, Sinistra Italiana è rimasta solo una sigla e Rifondazione sopravvive con bombole d'ossigeno che si vanno esaurendo. Non resta che aspettare Godot. Ammesso che Godot esista.  

Condividi