PERUGIA - L'obbligo di rispettare i requisiti del risparmio energetico limitatamente alla parte dell'abitazione che viene ampliata e parametri di calcolo della premialità, in metri quadrati di superficie utile, per chi incrementa gli impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici destinati ad attivita' produttive. Sono queste le novita' piu' significative approvate dalla giunta regionale dell'Umbria, completando l'adeguamento delle procedure per l'attuazione del piano casa regionale, secondo quanto previsto dalla legge regionale 27/2010.

Con un primo atto - spiega un comunicato della Regione - sono stati modificati alcuni aspetti della precedente normativa del 2009 riguardo agli adempimenti progettuali da garantire per gli ampliamenti degli edifici ad uso residenziale esistenti. In particolare, e' stato disposto che deve essere realizzata con materiali e secondo tecniche di elevata efficienza energetica la parte di nuova costruzione e non tutto l'edificio ristrutturato, come previsto in precedenza.

''Resta comunque immutato l'impegno della Regione Umbria nel diffondere la cultura della sostenibilita' ambientale - sottolinea l'assessore Silvano Rometti - e con questo obiettivo viene demandato alla sensibilita' dei progettisti e dei proprietari di prevedere anche miglioramenti sul costruito esistente, per non vanificare di fatto il risparmio energetico ottenuto nella realizzazione dell'ampliamento''.

Una seconda delibera regolamenta gli interventi di ampliamento di edifici a destinazione produttiva. Per questi, la legge prevede la possibilita' di beneficiare di ''bonus'' in metri quadrati di superficie utile a fronte di ''un significativo incremento'' della presenza di dispositivi di produzione di energia da fonti rinnovabili, gia' previsti dalla normativa sulla sostenibilita' ambientale.

La giunta regionale ha stabilito di commisurare l'incremento di superficie utile al corrispondente incremento di potenza elettrica prodotto, da un punto percentuale fino un massimo di cinque punti percentuali di superficie utile per ogni chilowatt in piu' prodotto con fonti rinnovabili rispetto ai cinque chilowatt obbligatori per legge. Completa le disposizioni della delibera il previsto aumento di superficie utile degli edifici non residenziali, pari al cinque per cento, nel caso in cui la ristrutturazione comprenda anche la rimozione e lo smaltimento di coperture in eternit.

''Con questi provvedimenti - ribadisce Rometti - si conclude l'iter di adeguamento delle procedure che accompagnano la legge regionale 27/2010 con cui la Regione ha voluto incentivare il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, con modalita' innovative e nel rispetto delle peculiarita' del territorio e dell'ambiente umbro, dando impulso allo stesso tempo al rilancio del settore delle costruzioni e dell'economia. In particolare, prevedendo la facolta' e non piu' l'obbligo della sostenibilita' energetica dell'intero edificio ristrutturato, incrementiamo la possibilita' per i proprietari di migliorare la qualita' architettonica e l'efficienza energetico-ambientale, qualificando l'ambiente costruito.

Va invece nella direzione dell'aumento della produzione dell'energia da fonti rinnovabili, una delle priorita' della giunta regionale, l'incremento accordato per chi investe sugli impianti fotovoltaici, in special modo se li installa sulle coperture degli edifici a destinazione produttiva dopo aver rimosso il cemento amianto, con ulteriori benefici ambientali''.

''Nelle prossime settimane - conclude Rometti - si procedera' ad un monitoraggio presso tutti i Comuni per verificare, a 6 mesi di distanza dall'entrata in vigore delle modifiche al piano casa regionale, quante siano state le richieste di applicazione di tali misure e individuare eventuali criticita' su cui intervenire per favorire l'utilizzo di tali norme''

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