“Il XX giugno 2013 è l’occasione per un rinnovato impegno a costruire un nuovo futuro per Perugia, a partire dal contrasto alla crisi economica e occupazionale, per ripensare un modello di sviluppo economico e sociale, per proiettare la città ed il suo territorio in questo secolo segnato da nuove ingiustizie e nuove diseguaglianze sociali, culturali ed economiche”. È quanto sottolinea l’assessore regionale Stefano Vinti, annunciando che parteciperà alle commemorazioni che giovedì si terranno presso Borgo XX Giugno “in ricordo delle stragi di Perugia del 1859 e dell’eroico tributo pagato dai perugini per la libertà e l’autodeterminazione”.

    “La sfida di Perugia, candidata a capitale della cultura europea 2019, è l’occasione per mobilitare le forze vive, le intelligenze e la creatività della città in un nuovo progetto – afferma Vinti - che affonda le radici nella nostra storia millenaria e guarda l’orizzonte di un futuro di uguaglianza e libertà. Ripensare e progettare una città intelligente, innervata dalle nuove tecnologie, fondata su un’offerta di servizi pubblici diffusi e moderni e per tutti, inclusiva, capace di valorizzare il proprio straordinario patrimonio culturale, artistico, monumentale e paesaggistico, che salvaguarda, sostiene e potenzia l’apparato produttivo, che favorisce la creazione d’impresa e sviluppa il lavoro di qualità e quello altamente professionalizzato, che si rilancia come ‘piccola ma grande città internazionale e della pace’. Una città dei giovani – rileva - che cura con amore e rispetto i propri anziani e le proprie antiche tradizioni”.

   Per Vinti, “preservare la memoria, farne tesoro e tramandarla alle nuove generazioni  è mettere al sicuro le fondamenta delle nostra vita collettiva. Senza storia, senza memoria, semplicemente non siamo. Per Perugia il XX Giugno rappresenta un tassello ineliminabile della storia moderna, della sua identità laica, della liberazione da due oppressori: lo Stato della Chiesa ed il nazifascismo. Data che casualmente ritorna, a distanza di 85 anni, segnando la prima e la seconda liberazione. Il XX Giugno – conclude Vinti - è l’origine del nostro futuro”.

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