PERUGIA - Valorizzare uno dei luoghi simbolo di San Francesco, l’ex carcere del Sopramuro, in Piazza Matteotti, e fare di Perugia una delle tappe importanti di pellegrinaggio e punto di approdo per i visitatori di tutto il mondo: di questo hanno ragionato oggi, nella Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, il sindaco Wladimiro Boccali e una delegazione di Cavalieri di San Francesco, guidata dall’ex vicesindaco di San Francisco, Angela Alioto. Il vicesindaco Alioto è colei che nel 2006 ottenne l’autorizzazione, dai Frati Minori di Assisi, a realizzare su suolo pubblico a San Francisco la copia della Porziuncola che si trova a Vallejo Street, una strada centrale dove ogni anno transitano 15 milioni di persone.

“Da oggi – ha detto il sindaco Boccali – si lavora per dedicare questo luogo a San Francesco e renderlo fruibile ai visitatori di tutto il mondo. Un luogo in cui popolazioni e religioni diverse si incontrano per dialogare e riaffermare i valori della pace e della fratellanza”. Il sindaco ha ricordato la giornata di ieri ad Assisi, definendola “un momento importante per l’Umbria e per Perugia” e ha aggiunto che “progetti e iniziative di questo genere fanno parte e rafforzano la candidatura di Perugia e Assisi a Capitale Europea della Cultura”. Una candidatura – ha detto ancora Boccali – che poggia le sue basi “sulla volontà di diventare terra di dialogo fra popoli e religioni diverse. E l’ex carcere del Sopramuro è un tassello centrale di questo percorso, perchè è il luogo simbolo per eccellenza della fratellanza e della spiritualità di San Francesco”. Il vicesindaco Alioto ha sostenuto che c’è “un grande interessamento da parte dei Cavalieri di San Francesco attorno a questo luogo così sacro. E’ qui che Francesco ha iniziato la sua conversione e per questo Perugia è, in assoluto, la città più importante per noi, la città che riunisce pace e amore”.

L’idea è, dunque, quella di restituire a questa parte di città la sua antica memoria, inserendola nei percorsi francescani, sottolineando la “straordinaria rilevanza” di quell’episodio che cambiò, di fatto, la vita del Santo. Un raro e prezioso momento della vicenda umana e spirituale di Francesco che lega la storia di Perugia alla vita del Santo. Nel 1202, Francesco d’Assisi, dopo lo scontro di Collestrada, cadde prigioniero delle milizie perugine e, nel corso della sua sofferta reclusione nel Carcere del Sopramuro, subì la folgorazione che avrebbe aperto la strada alla sua vocazione: “… un giorno sarò venerato come santo di tutto il mondo …”. Un episodio significativo nel percorso spirituale di Francesco che è ricordato da un’iscrizione in latino incisa sulla targa che fu apposta all’interno della Loggia dei Lanari: “questo è il portico casualmente rinvenuto nel luogo di culto del XIII secolo … nel quale Francesco di Assisi, a causa delle discordie cittadine, giacque imprigionato … lo stesso distrutto dalla sua vetustà viene restituito come opera esemplare nel 1932”.

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