PERUGIA - L’Azienda Ospedaliera di Perugia ha presentato questa mattina, nell’ambito della  14° edizione della giornata Nazionale del Sollievo, i risultati dell’attività del progetto “Ospedale senza dolore”, attuato al Santa Maria della Misericordia dal 2008.

“La misurazione del dolore,  è uno dei parametri che il personale preposto all’assistenza  rileva  con grande cura almeno  due volte al giorno - ha ricordato il direttore sanitario Manuela Pioppo -, e questo  ha accresciuto presso tutti gli operatori sanitari  la cultura della lotta al dolore”.

Per arrivare ai risultati conseguiti, si  è reso  necessaria la formazione del personale  con corsi tenuti da  docenti di  grande esperienza assistenziale. E’ stato ribadito che la  formazione deve essere continua, proprio per centrare  l’obiettivo  che va  perseguito senza risparmio di risorse”.

La scala di rilevazione del dolore è numerica, e  va da 1 a 10, con  gli operatori sanitari  che intervengono quando il livello è superiore a 4.

E’ stato osservato che nelle strutture di degenza il controllo del dolore sul parametro minimo è omogeno, in circa sette anni di attuazione del progetto,  il dolore percepito dal paziente è  sceso  di quasi  due punti:  nella  rilevazione del 2008  era del  5.4 e che ora si è attestato a 4.

“E’ così diffusa la cultura dell’Ospedale senza dolore,  che tutti gli operatori hanno partecipato alla  rilevazioni ed  tutti hanno aderito alle procedute inserite nel progetto”, ha sottolineato il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Walter Orlandi, che ha voluto  anche presentato il servizio dell’App utilizzato per il controllo del dolore per i bambini assisiti da casa dopo le dimissioni a seguito di un intervento chirurgico.

Il dolore può essere controllato e con  il supporto assistenziale-psicologico e con l’uso dei farmaci più appropriati. A questo proposito è stato rilevato che è in aumento anche l’impiego dei farmaci analgesici, indicatore di qualità dell’assistenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Già  nel pomeriggio di oggi i medici anestesisti hanno potuto entrare in contatto con i genitori dei bambini operati  e dimessi nei giorni scorsi per monitorare insieme a loro il dolore.

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