Nel quadro dell’intensificazione delle attività di Polizia economica disposte dal Comando Provinciale i finanzieri della Compagnia di Perugia hanno smascherato una società operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti vari, con sede dichiarata a Viterbo ma di fatto operante a Roma, che poneva in vendita braccialetti simili per foggia a quelli commercializzati dal noto marchio “Cruciani”, in questo periodo diventati un fenomeno estivo e di moda a vastissima diffusione.
Il servizio nasce a seguito del capillare controllo economico del territorio da parte dei Finanzieri e, in particolare, dall’espletamento di mirati controlli effettuati presso vari empori gestiti da soggetti di etnia cinese nel capoluogo umbro, al cui esito veniva preliminarmente acclarata la commercializzazione di braccialetti simili a quelli prodotti dalla famosa griffe umbra.

 

Quindi, sulla base dei conseguenti approfondimenti investigativi anche di carattere tecnico e peritale, emergeva che tali accessori di abbigliamento - il cui disegno era stato depositato per la registrazione presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e/o presso l’ UAMI (Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno) -  erano il risultato della fabbricazione e commercio in violazione delle norme di legge che disciplinano il diritto d’autore ed il marchio di fabbrica. Gli articoli in parola infatti risultavano importati da una società con sede a Viterbo e magazzino in Roma, gestita da un cittadino cinese, che provvedeva successivamente a rifornire numerosi esercizi commerciali ubicati sul territorio nazionale.
All’esito delle attività di servizio venivano eseguite nr. 5 perquisizioni locali e deferiti alla locale A.G. altrettanti soggetti di etnia cinese mentre sono stati complessivamente sequestrati  circa 58.000 articoli contraffatti riconducibili al marchio “Cruciani” per un valore sul mercato di oltre 855.000 euro.

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