di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Parma, Ternana, Monza: un calendario pesante, ma non meno di quello del Frosinone - l’avversario nel mirino - che affronterà i monzesi, in casa, la Spal a Ferrara ed il Pisa davanti al pubblico amico. Tre turni per trasformare, parole di Massimiliano Alvini, “un buon campionato, in un campionato straordinario”.
Il tecnico di Fucecchio ci crede nella conquista di un posto nella griglia dei play off e la vittoria di Vicenza, se possibile, ha rafforzato le sue convinzioni. D’altro canto la formazione di Grosso a Terni si é salvata con un rigore all’ultimo minuto, altrimenti avrebbe sentito ancor più il fiato dei biancorossi sul collo.
Tre, invece, sono i punti che ora dividono le due formazioni (a quota 55 i laziali, a 52 gli umbri). La parola d’ordine negli spogliatoi del Renato Curi é una sola: "Vincere col Parma” e tirare fuori il massimo dalle altre due giornate. 
Insomma conquistare sia pure l’ultimo posto disponibile nel perimetro dei play off significherebbe coronare una stagione al meglio, per iniziare quello che in casa biancorossa si spera rappresenti un ciclo (l’allenatore di Fucecchio ha appena ottenuto un biennale) carico di risultati ottimali. C’é, poi, accanto a questo, un altro obiettivo: piazzarsi più in alto della Ternana. Stabilire, insomma, la primazìa regionale. Finora l’undici di Santopadre é rimasto in classifica sempre più in alto dei “cugini”, ma per marcare definitivamente questa superiorità occorrerà superare l’ostacolo del derby. 
“Arrivare sopra la Ternana - ha dichiarato Alvini - sarebbe importante considerando gli obiettivi iniziali delle due squadre”.
Tuttavia, un avversario alla volta. La prima mossa del Perugia riguarda il Parma. Guai a pensare, comunque, che la formazione di Iachini, staccata in graduatoria di sette lunghezze e praticamente fuori dalla lotta dei play off (in seguito alla bruciante sconfitta interna con l’Ascoli ed al gol subito da Bidaoui), arrivi “scarica” al Curi.
Gli ospiti, che vantano giocatori di alto livello, potrebbero anzi trovare - sgravati ormai da ogni responsabilità - una giornata di orgoglio e rendere molto duro l’impegno dei grifoni. E se Iachini non avrà il centrale Danilo, Alvini non potrà contare non solo su due difensori del peso di Sgarbi e di Angella (quest’ultimo appena operato al menisco del ginocchio sinistro e forse presente in oanchina), ma anche sugli attaccanti De Luca (autore di 10 gol) e Matos (che ne ha firmati 3), due pezzi pregiati in casa umbra. 
Gli interrogativi dello staff perugino riguardano, quindi, la difesa e l’attacco. Per fortuna nelle ultime sedute di allenamento si é rivisto al lavoro Christian D’Urso, che rappresenterebbe - se in condizioni ottimali - una carta importante da calare. 
Cosa deciderà Alvini? Pare che sia convinto di schierare due punte (cioé i soli due giocatori di ruolo rimasti a disposizione: Olivieri e Carretta). Nelle sedute a porte chiuse sembra che il tecnico abbia provato questa soluzione. 
Alle spalle dei due, probabilmente, Santoro, in buona spolvero. Nel pacchetto arretrato dovrebbe essere confermata la difesa schierata a Vicenza con Rosi a destra, Curado in mezzo e Dell’Orco a sinistra. Per ovviare alle numerose assenze non é quasi scontato che il tecnico peschi qualche giovane dalla Primavera, a cominciare dall’attaccante Sulejmani e dal difensore Baldi.
 

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