PERUGIA - Un piccolo imprenditore di 48 anni si è suicidato impiccandosi all'interno della sua azienda della periferia perugina. I carabinieri intervenuti per gli accertamenti non avrebbero trovato biglietti lasciati per spiegare il suo gesto.  
La Confesercenti di Perugia parla però di "ennesimo suicidio di un imprenditore strangolato dalla crisi, dal credito e da chi non paga", di una "mattanza".

L'azienda dell'imprenditore suicida opera nel settore della lavorazione dell'alluminio e di altri metalli.
"E' una mattanza e non se ne può più. La politica deve fare qualche cosa immediatamente per non lasciare soli gli imprenditori, sopratutto i titolari delle piccole e medie imprese" ha detto Federico Lupatelli, coordinatore comprensoriale della Confesercenti di Perugia, aggiungendo che c'è "Un suicidio ogni due giorni e mezzo".

Per il coordinatore della Confesercenti "gli imprenditori sono lasciati soli e questo ennesimo suicidio ne è la riprova".   
Lupatelli, in una nota, rileva che l'impresa lavorava anche per gli Enti pubblici, oltre che per i privati. "Politica, enti, istituzioni, e soprattutto il credito - spiega - sono chiamati a trovare subito, senza se e senza ma, una soluzione per porre fine a questa immane tragedia".
 

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