Lo sapevamo da tempo ma adesso c’è anche l’ufficialità: Ikea ha rinunciato al grande investimento su Collestrada perché ha scelto altri obiettivi per la sua mission commerciale. 

Personalmente tiro un sospiro di sollievo e considero la decisone del gruppo svedese uno scampato pericolo per l’ambiente, per il consumo di suolo che avrebbe comportato un insediamento come quello previsto, per l’ulteriore appesantimento del traffico su Ponte San Giovanni. In generale per la città.

Eurocommercial però, e anche questo è più o meno ufficiale, non rinuncia all’investimento milionario sull’area e promette, anche senza Ikea, un considerevole numero di posti di lavoro. Oltre mille. E altrettanto ufficiosamente, anzi nel silenzio più assoluto com’è suo costume, si apprende che anche la giunta Romizi non intende indietreggiare, nonostante sia tramontata la prospettiva di vedere anche qui da noi IKEA.

Tutto questo avviene tenendo all’oscuro i cittadini.
Sarebbe buona norma che il Comune ce lo facesse sapere e soprattutto lo facesse sapere ai cittadini di Collestrada e Ponte san Giovanni.

Si sa, ma sempre ufficiosamente, che resterà un’ampia area commerciale destinata a marchi di abbigliamento che richiedono dimensioni tali da poter essere ospitati solo in grandi centri commerciali e ad aziende che lavorano nel settore del mobile e dell’arredamento, che ugualmente hanno bisogno di grandi spazi espositivi. E questo per non danneggiare gli esercizi del Centro storico di Perugia. Bontà loro.

Tutte cose da verificare e certo i silenzi di Romizi e della sua Giunta non aiutano a capire quale sarà la reale portata dell’intervento e il suo impatto in termini di viabilità.

Personalmente, in attesa che Palazzo dei Priori si decida a svelare l’arcano, resto perplesso sul futuro del progetto.
Mi permetto però di dare un suggerimento: anche se sostenete che non ci sarà nuovo consumo di suolo, almeno rendete qualche servizio utile a quell’area densamente popolata e a tutta la città.

A mio avviso andrebbe realizzato un grande insediamento dedicato allo sport dilettantistico e non, ad esempio campi da calcetto, da volley e beach volley, da tennis, una o più grandi palestre, aree per l’arrampicata, skatepark, e perché no anche a una piscina olimpionica che a Perugia manca del tutto, così come una nuova pista di atletica.

Insomma una grande area sportiva al servizio dei giovani, meno giovani e delle tante associazioni sportive.

Questo progetto sarebbe anche un perfetto esempio d’inclusione urbanistica in un contesto già vocato alla pratica sportiva all’aria aperta come il percorso verde lungo in fiume Tevere, un tracciato che anni fa venne classificato da una rivista specializzata nella corsa tra i dieci percorsi DEL MONDO più belli per correre e che oggi versa in uno stato di miserevole abbandono.

Giuliano Giubilei

Candidato sindaco di Perugia

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