Nel pomeriggio di ieri, 2 luglio 2013, sono stati inaugurati a Perugia gli impianti Scer (Sistema di climatizzazione da energie rinnovabili) presso un’azienda della zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte: si tratta, tra gli altri, di macchinari alimentabili con combustibile solido secondario (Css) derivante da rifiuti ed assimilato alle Bio-Masse per decreto dell’ex ministro Dott.Clini (n.22 del 14/02/2013 operativo dal 29/03/2013).

 

L’Isde, fin dalla sua formazione, è impegnata a mettere in guardia il mondo scientifico, le realtà imprenditoriali e l’opinione pubblica sui rischi derivanti da strumenti di generazione energetica che utilizzino la combustione. Qualsiasi materiale con questo processo subisce una disaggregazione molecolare per azione della temperatura con relativa dispersione in atmosfera di fumi di risulta ed immancabile residuo in polvere nella camera di combustione.

 

In riguardo a ciò va ricordato che non è possibile valutare l'eventuale danno e quindi calcolare il Rischio Biologico di Malattia producibile dalla combustione di un materiale di cui non si conosce -e non si può conoscere- la composizione chimico fisicaa causa della sua natura di derivato da qualcosa che, non ancora prodotto, sarà consumato e scartato in futuro.

 

Gli elementi che vengono indicati come “rifiuti” sono la risultante di una pluralità di materiali, solo ipotizzabili nella natura e nelle percentuali di composizione molecolare.

E' evidente che la Vis (Valutazione di Impatto sulla Salute), procedura elettivamente disposta a tutela preventiva della salute dei cittadini, non è nemmeno ipotizzabile nel caso del Css (Combustibile solido secondario… da rifiuti).

 

Un’affermazione per la quale attendiamo smentita in qualsiasi sede.

 

Maurizio Venezi

Presidente Isde Perugia

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