Di Letrusco – La vicenda della discarica a cielo aperto in piena città nella zona adiacente il ponte Kennedy di Perugia (area piazzale del Bove – Via Mentana per intenderci) è la prova “provata” , che ormai nel capoluogo, da circa 15 anni, la parola “manutenzione ordinaria” è stata soppressa dal vocabolario delle attività della Giunta.

La gestione della città è un  disastro assoluto con quel che ne consegue in ternini di sicurezza e di igiene pubblica. Le buche sono ancora tutte lì, i marciapiedi continuano ad essere impraticabili per i pedoni, l’erba ed i cespugli crescono dappertutto e le aree verdi sono ormai parchetti ingialliti e pieni di “zozzerie”, direbbe Albertone.  

Adesso il Sindaco e la sua Giunta non possono scaricare tutto su “quelli di prima”, perché “quelli di dopo” (cioè loro) ci sono ormai da più di un lustro e qualcosa  di diverso si sarebbe dovuto vedere. Invece niente, anzi per certi versi  si è avuto un peggioramento della condizioni del capoluogo.

La vicenda della “stabbiara” né è un fulgido esempio. E’ stata fatta marcire lì per 4 anni dalla nuova amministrazione e poi, con l’avvicinarsi delle elezioni, si è provveduto ad una ripulitina di un solo ambito. Adesso, a distanza di più di un anno, è peggio di allora. Oltre all’area di passaggio prima del ponte, la discarica interessa adesso, come si vede dalle foto, anche la parte di là dal ponte e l’intera “forma” presente dall’altra parte della strada. Le condizioni igieniche di un percorso, lo ripetiamo fino alla noia,  frequentatissimo perché unico  collegamento con le aree commerciali (che nel frattempo sono raddoppiate), sono simili a quelle di un “Lazzaretto” (negli appartamenti della zona si riscontrerebbe anche un aumento considerevole della presenza di insetti infestanti  come blatte, scarafaggi, cimici e persino scorpioni).

“Sono anni che denunciamo questo schifo – afferma un abitante della zona , che dice di parlare a nome di decine e decine di famiglie di Via Mentana e via Campo di Marte – Vengono  ripuliscono alla meglio ogni morte de Papa e poi se ne fregano altamente di controllare cosa succede, chi e perché c’è gente che butta la mondezza sul “greppo”.  Insomma qui è parzialmente pulito un mese ogni 5 anni.  Se mi chiede quale mese le rispondo subito; quello prima delle elezioni comunali”.   “Almeno – dice un altro – avessero avuto l’accortezza di mettere qualche contenitore per rifiuti, per scoraggiare la maleducazione". "La Gesesu, per la quale lavoriamo tutti i giorni a gratis facendo la differenziata - conclude un terzo -  noi la paghiamo per tenere pulita la città einvece , come si vede dalle nostre parti, la tiene sporca”.

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