Prima tappa della gara itinerante negli alberghi del gruppo Sina Hotels. Tema: il viaggio - Al ristorante Collins’ la coppia di chef ha proposto piatti ispirati alle terre d’origine e al passato

(AVInews) – Perugia, 4 mag. – La cucina come metafora del viaggio per scoprire e valorizzare il territorio, per dare spazio alla libertà, condividere e ricominciare a viaggiare. È stata ospitata al Sina Brufani di Perugia, martedì 3 maggio nel suo ristorante Collins’, la prima delle sette tappe dell’ottavo Sina Chefs’ Cup Contest, la competizione itinerante che si svolge negli alberghi del gruppo Sina Hotels, in cui sei coppie di grandi chef diventano protagoniste sfidandosi tra di loro. Ai dodici chef coinvolti nel contest è stato affidato il compito di interpretare il tema di questa edizione, proponendo ricette e piatti ispirati a ricordi, emozioni, sensazioni, colori e sapori vissuti durante i loro viaggi.

I piatti di Polito e Guarino. Nella tappa al Sina Brufani di Perugia a esibirsi in coppia sono stati lo chef Giancarlo Polito della Locanda del Capitano (Montone) e lo chef Vincenzo Guarino del Castello di Postigliano (Sellano). Polito si è ispirato alla sua terra d’origine e all’Umbria per la sua proposta di antipasto: fave, cime di rapa e cipolla di Cannara. “I miei piatti – ha spiegato lo chef – sono come un viaggio attraverso il quale racconto il mare verde del Salento e il cuore verde dell’Umbria”. Guarino ha raccolto il sapore del mare e il colore della terra nel suo primo piatto: riso vialone nano, pomodori gialli, gamberi rossi, burrata e camouflage di verdure. Un piatto, come ha spiegato lo stesso chef, che lo riporta indietro nel tempo quando osservava la nonna mentre cucinava il risotto al pomodoro.

Ripartenza dal Brufani. La giuria della prima tappa, accolta dal general manager del Sina Brufani di Perugia, Stefano Chiesa, era composta da illustri esponenti del settore dell’enogastronomia: Marilena Badolato, dell’Accademia italiana della cucina del Centro studi territoriali dell’Umbria, Paolo Morbidoni, presidente delle Strade del vino e dell’olio dell’Umbria, e Antonio Boco, critico e giornalista enogastronomico. “I rinomati cuochi – ha commentato Chiesa – sono stati chiamati a giocare con la loro professionalità e creatività in cucina, proponendo ricette dedicate al viaggio fisico, ma anche mentale. Dopo il lungo periodo di chiusura la cucina diviene ancora una volta condivisione, viaggio e accrescimento. È ciò di cui avevamo bisogno. Questo evento è un ulteriore segnale di una ripartenza molto positiva. Abbiamo avuto tanti turisti durante queste festività, ma anche in questi giorni ospitiamo in hotel decine di turisti americani, tedeschi, francesi e ovviamente anche italiani”.

Il voto della giuria. Gli esperti hanno valutato i piatti della coppia attribuendo, nel complesso, il punteggio di 94 su 100. La giuria ha espresso il suo giudizio riguardo ai piatti proposti in relazione all’aderenza al tema scelto (19 su 20), alla complicità di coppia e di squadra (20 su 20), alla bontà del piatto (19 su 20), al rapporto fra qualità e prezzo (17 su 20), al valore estetico e artistico (19 su 20). Allo chef resident del ristorante Collins’ Fabian Kasmi, il compito di concludere il viaggio culinario con una personale proposta per il secondo piatto composto con capesante, asparagi, salsa beurre blanc e mizuna e il dessert a base di fragole e yuzu.

Prossimi appuntamenti. La prossima tappa si svolgerà il 24 maggio al Sina Astor di Viareggio. Protagonisti gli chef Alessandro Rossi de Il Gabbiano 3.0 (Marina di Grosseto) e Andrea Casali di Kitchen (Como), accompagnati dallo chef resident Samuele Bertolani a La Conchiglia del Sina Astor. La finale si svolgerà l’8 novembre al Sina de La Ville di Milano.

 

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