PERUGIA - E’ stata ufficializzata, in occasione del convegno che si è tenuto ieri pomeriggio nella Sala del Consiglio a Palazzo dei Priori dal titolo “L’elettromobilità nel Comune di Perugia: bilanci e prospettive”, l’adesione del Comune di Perugia alla Carta Metropolitana sull’elettromobilità, alla qual hanno già aderito città come Milano, Torino, Bologna, Firenze e Varese.

“La prima linea di intervento prevista dalla Carta -ha sottolineato in apertura il Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente Urbano Barelli- è proprio quella di lavorare su una vera e propria cultura della mobilità, che rientra in quella più ampia della sostenibilità. Non dimentichiamoci -ha proseguito- che Perugia sconta purtroppo il fatto che abbiamo una mobilità vecchia, che ci porta ad essere una delle città con un tasso di motorizzazione tra i più alti d’Italia. Tutte tematiche che stiamo affrontando nell’ambito del Pums, la cui scommessa, come ci chiede l’Europa, è quella di mettere al centro la persona.”

“Del resto, l’Europa ci chiama a fare azioni concrete per la mobilità sostenibile -ha aggiunto l’Assessore alla Mobilità del Comune di Perugia Cristiana Casaioli- e se consideriamo che nella nostra città circa il 70% degli spostamenti avviene in auto, è evidente che con le auto tradizionali ciò comporta un inquinamento ambientale e acustico notevole, mentre la mobilità elettrica sicuramente aiuta a raggiungere gli obiettivi di riduzioni delle emissioni inquinanti, soprattutto quelle di CO2 legate al traffico”.

L’obiettivo dell’adesione alla Carta è, dunque, quello di ridurre le emissioni di gas serra, attraverso politiche di prevenzione che, tra le altre misure, favoriscano la mobilità elettrica a emissioni nulle, attraverso cinque linee di intervento previste. La prima, come abbiamo detto, è quella di favorire un cambiamento culturale nei consumatori-cittadini anche attraverso la previsione di agevolazioni della sosta e di accesso alle aree Ztl per le auto ibride ed elettriche; quindi accelerare lo sviluppo di una rete di ricarica accessibile al pubblico, in linea con il Piano nazionale di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, a vantaggio del consumatore. Che significa avere punti di ricarica rapida, facilmente accessibili, con sistemi di pagamento facili e chiari.

Le altre linee di intervento sono di ampliare la possibilità di ricarica negli immobili residenziali e aziendali e di dare un forte impulso al car sharing con veicoli elettrici e, infine stimolare l’introduzione di mezzi elettrici nei segmenti con maggiore efficacia e praticabilità.

Sul tema della Mobilità elettrica il Comune di Perugia già si è mosso da tempo per esempio adottando il Manifesto per la Mobilità elettrica e sostenibile in città, provvedendo in collaborazione con Enel all’installazione di 28 colonnine a cui poi se ne sono aggiunte anche altre 3, secondo il progetto regionale condiviso sul turismo ecosostenibile e provvedendo al monitoraggio e alla mappatura delle colonnine di ricarica (grazie anche ai ragazzi dell’Istituto Volta che svolgono l’alternanza scuola-lavoro negli uffici dell’Area Smart City del Comune) e all’individuazione di ulteriori punti per l’estensione della rete.

Le azioni immediate che seguiranno all’adozione della Carta riguarderanno, invece, in particolare l’estensione delle agevolazioni ai veicoli elettrici anche per l’anno 2018, consistenti nel fornire gratuitamente ad ogni veicolo elettrico un permesso annuale di accesso alle ztl e, in accordo con Saba, la sosta gratuita presso le aree a parcometro ai veicoli elettrici muniti di permesso.

Il tema della mobilità elettrica è peraltro attuale anche in termini di mercato. Da più parti è stato sottolineato come vi siano prospettive di crescita ma come, al tempo stesso, vi sia anche molto da lavorare per far si che la crescita potenziale diventi effettiva. Dai dati riportati nel corso del convegno risulta, ad esempio, che nel 2016 in Umbria vi erano solo 52 auto elettriche, di cui 44 a Perugia e 8 a Terni. Allo stesso modo in Italia le auto elettriche sono una ogni diecimila circolanti sulla strada, benché le colonnine da sette anni a questa parte siano aumentate del 70%.

Il ruolo della città, dunque, deve essere quello di traino verso la mobilità elettrica, anticipando le scelte dei cittadini e, in questo senso, la gara del trasporto pubblico locale può essere uno strumento di qualità del tpl ad emissioni zero, mentre l’estensione della rete di ricarica rapida -non solo colonnine pubbliche ma sistemi di ricarica casalinghi e mezzi di trasporto pubblici elettrici- rappresenta sicuramente una bella fida per l'adeguamento della rete elettrica. Un servizio che potrà essere supportato grazie alla collaborazione con Enel e al nuovo sistema di illuminazione pubblica in convenzione con Citelum, in vigore dal 1 marzo 2017, che permette anche ulteriori servizi in termini di videosorveglianza, wifi, monitoraggio dell’aria, cartellonista digitale, infopark e controllo accessi ztl in un sistema integrato di servizi, finalizzato alla realizzazione della cd smart community.

“Oggi -ha detto in conclusione il vice sindaco Barelli- sono state presentate delle buone pratiche di mobilità sostenibile sulle quali l’amministrazione sicuramente continua a lavorare nell’ambito del Pums, invitando anche i cittadini a proseguire sempre più nella direzione di una mobilità sostenibile, che è una mobilità che conviene perché si spende meno e si fa del bene a se stessi e all’ambiente. Non dimentichiamo che la qualità della vita nostra e della città dipende anche da come riusciamo a spostarci in maniera intelligente.”

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