(AVInews) – PERUGIA – Parlano lingue diverse, hanno tradizioni e abitudini differenti ma i problemi che si trovano ad affrontare ogni giorno, soprattutto nell’ambito dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale, sono gli stessi più o meno per tutti. Lo sanno bene gli studenti di Perugia, Lisbona e Brema che in questi giorni, dal 6 al 12 novembre, stanno partecipando al terzo meeting del progetto ‘Sustainability: a European way’ che si sta tenendo nel capoluogo umbro. L’Istituto tecnico tecnologico statale ‘Alessandro Volta’ di Piscille è, infatti, una delle quattro scuole europee che hanno dato vita all’iniziativa ideata nell’ambito del programma Erasmus+ e che si pone come obiettivo lo “sviluppo e il rafforzamento nelle comunità scolastiche della consapevolezza dell’importanza di stili di vita sostenibili, sviluppando al contempo la dimensione interculturale attraverso il confronto delle realtà ed esperienze dei paesi partecipanti”.

Dopo aver inviato i propri ragazzi e professori dai loro colleghi europei, l’istituto perugino sta ora ospitando sedici studenti e quattro docenti provenienti dall’Agrupamento de Escolas de Álvaro Velho di Lavradio (Portogallo) e dalle due scuole coordinatrici del progetto, l’Oberschule an der Ronzelenstrasse e il Kippenberg Gymnasium di Brema (Germania).

Mercoledì 8 novembre la comitiva internazionale è stata anche ricevuta dal Comune di Perugia, nella figura dell’assessore Dramane Diego Wagué e dell’architetto Stefania Papa che ha illustrato come la città affronti queste tematiche.

“Questo tipo di mobilità studentesca – ha spiegato Patrizia Roma, docente dell’Itts ‘Volta’ e coordinatrice italiana del progetto ‘Sustainability’ – serve a far conoscere ai partner stranieri le diverse iniziative che vengono messe in campo a livello locale in ambito ambientale. Tutte quelle buone pratiche, insomma, che possono essere condivise tra i nostri Paesi per cercare di crescere insieme”.

Così come previsto dal programma, nel corso della settimana i ragazzi partecipano, in classi miste, a lezioni e workshop su bioplastiche e bolle d’acqua, svolgono attività nei laboratori del dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi di Perugia, visitano orti botanici e centri dove viene prodotta energia da fonti rinnovabili.

“In Germania – ha commentato Axel Herzig, professore del Kippenberg Gymnasium – il tema della sostenibilità è molto importante e riceve grandi attenzioni: abbiamo l’abitudine a riciclare molto e ci impegniamo a passare dalle energie fossili a quelle alternative. Anche l’esperienza di Perugia si sta rivelando positiva perché scopriamo di avere gli stessi problemi e che insieme possiamo trovare le migliori soluzioni”.

“Anche in Portogallo – gli ha fatto eco Ligia Coelhio, docente dell’‘Álvaro Velho’ – c’è molta consapevolezza del problema della sostenibilità ambientale e vogliamo fare di tutto per lasciare il mondo almeno come l’abbiamo trovato e sicuramente non peggio. Questo progetto è quindi una grande opportunità per i nostri ragazzi che, insieme ai loro colleghi tedeschi e italiani, stanno imparando molto”.

Sempre all’interno di ‘Sustainability’, gli studenti hanno realizzato un manuale contenente le migliori pratiche che si possono svolgere quotidianamente per rendere il proprio istituto una eco-scuola, come l’uso di carta riciclata e mezzi pubblici o la raccolta differenziata.

Nicola Torrini

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