La Residenza sanitaria assistita ospita attualmente 5 persone in stato di minima coscienza - L’associazione si batte da anni perché in Umbria siano realizzate strutture apposite

(AVInews) – Perugia, 5 feb. – Delle 34 persone attualmente ospiti della Residenza sanitaria assistita (Rsa) ‘Casa dell’amicizia Aldo Seppilli’ di Perugia, cinque sono in stato di minima coscienza. Una condizione che richiederebbe assistenza continua specialistica e apposite strutture che, però, attualmente, non sono presenti in Umbria e latitano anche nel resto d’Italia. Realizzare proprio all’interno del ‘Seppilli’ un nucleo dedicato all’accoglienza di persone in questo stato, in termine tecnico Suap (Speciale unità di accoglienza permanente), è l’obiettivo per cui quattro anni fa è nata l’associazione Mai soli.

Donazione al ‘Seppilli’. Incalzando le istituzioni affinché realizzino questo sogno, Mai soli svolge, però, anche attività di sostegno alla Rsa concretizzatesi, ad esempio, nella donazione, mercoledì 5 febbraio, di cinque televisori per allietare le giornate dei pazienti che vi vivono, come richiesto dalla dirigenza della struttura. Alla consegna dei doni erano presenti, tra gli altri, Silvio Pasqui, commissario straordinario dell’Usl Umbria 1, Ilaria Vescarelli, responsabile della Rsa ‘Seppilli’, Marina Martorelli, presidente di Mai soli, e Marcello Pizzimenti, direttore sportivo dell’Ac Perugia calcio, società che è stata sempre vicina all’associazione sin dalla sua fondazione.

L’esperienza dei familiari. “Io e altri soci di Mai soli – ha ricordato Marina Martorelli – abbiamo avuto familiari in stato di minima coscienza ospitati qui per tanto tempo: io, praticamente, ho vissuto al ‘Seppilli’ per sette anni, con tutte le difficoltà che si possono immaginare. Vogliamo che le persone che si trovano o si troveranno nella nostra stessa condizione possano usufruire di moduli attrezzati per queste dure situazioni e in grado di dare dignità ai pazienti fino alla fine dei loro giorni”.

Cosa è una Suap. “Questi nuclei – ha quindi spiegato la responsabile Vescarelli – devono essere strutturati per accogliere non solo il paziente ma la stessa famiglia: il paziente, quando entra in camera, deve sentirsi in un ambiente domestico. Dovrebbero, quindi, esserci spazi anche per i familiari e professionisti che si prendano cura di loro. La Suap è una struttura complessa che, se realizzata, risponderà a esigenze a tutto tondo dell’assistito e della sua famiglia”. La creazione di una Suap o, comunque, di un nucleo similare dovrebbe, quindi, proprio venire incontro alla necessità di stare vicino al malato 24 ore su 24. E su questo punto, è stato detto durante l’incontro, sembra che qualcosa si muova in Regione.

Servizi sul territorio. L’altra esigenza, sottolineata dallo stesso Pasqui, è quella di avere questi moduli diffusi nel territorio proprio per facilitare i familiari dei pazienti. “Devo ringraziare Mai soli – ha esordito il commissario straordinario – per la vicinanza che dimostra alle nostre strutture. Nel nostro territorio, fortunatamente, c’è una forte presenza di associazioni di volontariato che ci supportano con stimoli, donazioni e portando alla nostra attenzione le esigenze dei cittadini. Nel caso specifico, l’evoluzione epidemiologica e l’invecchiamento della popolazione amplia il bisogno di servizi di prossimità. La presenza di moduli per la minima coscienza è un problema che si pone ed è ovvio che su questo lavoreremo”.

Perugia calcio a fianco di città e volontariato. A chiusura, anche il Perugia calcio, a dimostrazione della sua vicinanza alla città, ha voluto ringraziare Mai soli e il ‘Seppilli’ per il loro lavoro, anche donando alla Rsa un gagliardetto della squadra. “Appoggiamo molte iniziative sociali – ha commentato Pizzimenti – perché crediamo molto nel volontariato. In particolare, Mai soli fa un’opera encomiabile perché opera in un contesto in cui c’è grande bisogno di sostegno. Eravamo presenti quando l’associazione è nata, proprio qui dentro, e saremo ancora al suo fianco”.

Nicola Torrini
 

Condividi