TUORO - Dal summit di ieri presso il Comune di Tuoro, riconfermato il no all’introduzione di qualsiasi forma di pedaggio sul raccordo Bettolle-Perugia.

All’incontro hanno preso parte, oltre ai rappresentanti politici dei Comuni interessati dal tracciato e a molti Sindaci del Comprensorio del Trasimeno, anche l’assessore del Comune di Cortona Miriano Miniati. Pur non presenti, causa impedimento dell’ultimo momento, hanno comunicato telefonicamente durante l’incontro la determinazione a procedere anche i Sindaci degli altri due Comuni toscani interessati dal tracciato, Foiano della Chiana e Sinalunga.

L’iniziativa era stata concertata nell’incontro tenutosi lo scorso 3 giugno a Palazzo dei Priori su iniziativa del Comune di Perugia ed era stata individuata Tuoro proprio in quanto comune di confine coinvolto dal problema. E’ emersa subita una stretta e fattiva collaborazione.

Anche l’Amministrazione comunale di Cortona ha aderito alla decisione di dare mandato al Sindaco del Comune di Perugia e Presidente della Commissione Nazionale Trasporti dell’ANCI Umbria, Vladimiro Boccali, di farsi portavoce delle richieste.

E’ emersa la necessità che l’incontro non rimanga un’iniziativa una tantum, ma si crei un tavolo di lavoro allargato rimarcando il ruolo di capofila al Comune di Tuoro in quanto cerniera di confine tra le zone interessate. “Unità d’intenti ad ampio raggio – fa sapere il primo cittadino di Tuoro Mario Bocerani -.

Ne è emerso non solo un no assoluto al pedaggio, ma a partire da questo, l’intenzione di abbandonare le logiche di campanile e intraprendere nuove strategie di area per evitare di rimanere zone secondarie. Il raccordo Bettolle-Perugia funge oramai da arteria extraurbana.

Gli studenti e i lavoratori sarebbero costretti ad utilizzare strade secondarie il cui stato di scarsa manutenzione è noto a tutti creando, soprattutto nella zona di Corciano, un imbuto impercorribile. A questo enorme danno si aggiunga il traffico pesante che sicuramente, per contenere i costi, si riverserebbe su tali strade secondarie con conseguenze disastrose dal punto di vista della sicurezza. Zone di eccellenza come potrebbero essere alcuni comuni del Lago, su tutti l’esempio di Castiglione, vedono precluso ogni interesse di stabilizzazione da parte degli imprenditori economici proprio per il sistema di viabilità inesistente che li collega.

Tanto per cominciare dunque assolutamente no a qualsiasi forma di pedaggio, incontri allargati per scongiurare il problema e tenere alta l’attenzione. Prossimo tavolo allargato anche ai politici di livello superiore già in tempi ravvicinati. Unità d’intenti nell’intraprendere ulteriori iniziative a favore della viabilità secondaria e strategie d’area d’ampio respiro”
 

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