Rosaria Parrilla

Perugia – Dopo una fase difficile, il PdCi e Wladimiro Boccali tornano a comunicare tra di loro. Si riparte insieme, dunque, chiudendo gli ultimi sette mesi di legislatura non proprio facili, senza però sconti a nessuno. O meglio su determinati punti, rifiuti zero, cubatura zero e città verde, i comunisti italiani saranno intransigenti. A comunicarlo, stamattina (mercoledì) dalla sede del comitato del candidato a sindaco del centrosinistra, Wladimiro Boccali, gli stessi protagonisti di questo ménage à trois (che ha visto ‘coinvolta’ anche l’assessore Monia Ferranti), che ora ritrova nuova linfa: Boccali, Cesare Megha, segretario locale del Partito dei comunisti italiani, e Pierluigi Neri, che si ripresenta alla città di Perugia con la lista “Sinistra per Perugia” per conquistare la poltrona di consigliere comunale. Lista questa che annovera anche i rifondaroli e gli autonomi (come Stefano Violini) de “La sinistra per Perugia”.

“Daremo lealtà, così come la pretendiamo – esordisce Megha -, ma saremo intransigenti su alcune questioni per noi fondamentali. Si chiude così un periodo di incomprensioni nate per alcune vicende avvenute in Comune (il passaggio di Monia Ferranti dal PdCi a Sel, ndr) che hanno portato ad una situazione critica che non a niente a che vedere con i tatticismi della politica”.

Chiuso il passato, insomma. Parola di Boccali, Megha e Neri. Ed ora tutti al lavoro, insieme al resto del centrosinistra, alla conquista del secondo mandato. “Chiudiamo quella fase – sottolinea il segretario Megha – e ripartiamo. Il lavoro di tutta la coalizione ha portato ad un programma il più condivisibile possibile e abbiamo approvato alcuni punti per noi fondamentali e sui quali saremo sempre in prima linea, per una città verde e che riqualifichi quello esistente piuttosto che cementificare il territorio”.

“Con il PdCi ci sono state lunghe chiacchierate e ci siamo chiariti – spiega il candidato a sindaco di Perugia Boccali -. Abbiamo messo il punto sulla prossima consiliatura, che sarà aperta ad una nuova fase e a dei cambiamenti. La coalizione mira ad un programma del fare e del lavoro e per questo sono contento per aver condiviso anche con loro dei punti programmatici importanti”.

Dal canto suo Neri, senza peli sulla lingua, parla di pressioni di Sel nei confronti del sindaco Boccali “fatte per avere visibilità e che per la mia esperienza personale e politica vanno contro i valori, onore e disciplina, che caratterizzano la qualità della politica. Ora abbiamo sottoscritto un patto solidale e ragionato per l’interesse della città”.

Stoccata poi alle new entry, la lista civica dei moderati che vede annoverare tra le fila anche Mauro Cozzari, all’opposizione in questi 5 anni di legislatura ed eletto in quota Udc (scelta questa da tanti criticata, sia a destra che a sinistra e dal popolo virtuale di facebook che non perdona). “È chiaro che debba essere visibile la componente della sinistra – puntualizza Neri -, insieme al Prc, per un contenuto chiaro e d’intento dei prossimi cinque anni”.

Boccali ne approfitta, inoltre, per ricordare l’appuntamento di punta della campagna: il 24 aprile, giorno in cui le porte dell’ex lanificio di Ponte Felcino torneranno ad aprirsi per un momento di convivialità e di sostengo alla sua candidatura a sindaco del capoluogo umbro. “La priorità per me è il rilancio del lavoro e la scelta del lanificio – dichiara Wladimiro Boccali -, uno dei luoghi simbolo della produttività perugina, per la presentazione ufficiale della mia candidatura, non è un caso. Utilizzare questo edificio significa anche ribadire la volontà di rigenerazione e di riutilizzo degli spazi urbani”. Nella stessa occasione saranno presentati tutti i candidati delle liste di centrosinistra a sostegno della candidatura di Boccali.

Pierluigi Neri ricorda, infine, l’intento primario di Perugia, città candidata a diventare la capitale europea della cultura per il 2019. “Ponte Felcino, luogo che torni ad avere il suo ruolo di zona industriale, e san Francesco al prato insieme sono due chiave di lettura da dove ripartire. Le risorse del bilancio devono essere individuate per valorizzare il valore umano storico e contemporaneo. Penso ai tanti giovani stranieri che vengono qui per formarsi (Conservatorio di musica e Accademia di belle arti) e che debbano essere considerati ambasciatori esterni della capitale europea della cultura”.

 

Condividi