PERUGIA – “Mentre a Roma si discute Sagunto è stata conquistata. Così disse in senato Catone il censore dopo mesi e mesi di discussioni su come aiutare Sagunto assediata dai cartaginesi. E si può riassumere così – afferma Marco Vinicio Guasticchi della Direzione regionale del Partito Democratico – la riunione dell’assemblea comunale Pd di Perugia: un segretario comunale più adatto alle vicende politiche degli anni 80 e interventi che tra filo ‘Polinoriani’ ed ‘anti’ si sono equivalsi. Ancora si cercano alleanze con una sinistra che non c’è più, e qualche utopista molto fantasioso spera che i penta stellati possano sostenere un candidato del PD”.

“Mi dispiace vedere una fine così misera – aggiunge Guasticch, renziano della prim’ora e teorico della rottamazione – e peggio ancora una non visione del clima che abbiamo intorno. La gente ha identificato il Pd come il capro espiatorio e non molleranno fino a che questo partito non uscirà di scena”.

“D’altronde – conclude Guasticchi – se per salvare il salvabile ciò che resta del Pd dovesse virare verso Zingaretti e una riedizione dei DS non mi troverà più tra i suoi iscritti.” Amen.

 

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