Pd/ Cuperlo: l’uscita di Cofferati è una ferita
ROMA - "L'uscita di Sergio Cofferati dal Pd e' una ferita per chiunque abbia creduto con passione alla costruzione di una grande forza della sinistra. Lo e' in se', per la storia e la biografia di Sergio. Lo e' doppiamente per le ragioni che la motivano. E' sbagliato e offensivo liquidare la decisione di Cofferati come una reazione stizzita all'esito delle primarie in Liguria. E farebbero bene i vertici del mio partito a tacitare reazioni improntate a questo tenore".Lo dice Gianni Cuperlo.
Sergio lascia il Pd - dice ancora Cuperlo- "denunciando pratiche e inquinamenti che hanno alterato non il risultato di alcuni seggi ma la natura di uno strumento di partecipazione e decisione come le primarie. Nelle sue parole c'e' la denuncia non solo di un malcostume, ma di una mutazione della identita' del Pd. Si puo' reagire a un fatto simile con una scrollata di spalle? Lo chiedo con tutta la preoccupazione e l'amarezza del momento: si puo' fingere che nulla sia accaduto e voltare pagina magari con l'atteggiamento di chi pensa 'tutto sommato, un problema di meno'?"
"Penso di no, che non si possa e non si debba fare. Chiedo alla segreteria del mio partito di aprire un confronto su quanto sta accadendo e a Sergio mi permetto di rinvolgere l'appello a non chiudere la porta di un ripensamento che in tante e tanti vedremmo come un atto di disponibilita' da parte di una personalita' preziosa per la sinistra italiana e il Partito Democratico".
Sabato
17/01/15
21:39
Invece di chiedere a Cofferati di ripensarci dovrebbe dimettersi chiunque possiede ancora un minimo di onestà, di moralità, di valori. Le primarie tutte sono state inquinate dal voto della destra lo stesso Renzi ha vinto così, di che cosa volete parlare chi resta dentro o gli va bene o non vuole lasciare la poltrona. Solidarietà a Cofferati, forse gli manca un requisito importante: non è stato mai indagato.