PERUGIA - La fotografia di Paolo Ciofi sulla politica italiana è piuttosto nitida. Nel suo ultimo saggio, ‘La Rivoluzione del nostro tempo. Manifesto per un nuovo socialismo’, l’ex parlamentare, con un passato importante anche nell’organigramma della Regione Lazio e del partito comunista locale, ha evidenziato i limiti di un sistema capitalistico sempre più presente e pressante e la totale assenza di una forza politica in grado di rappresentare le esigenze dei lavoratori.

Le moderne tecnologie, che avrebbero dovuto consentire un maggiore equilibrio tra le classi sociali, hanno allargato invece il gap tra ricchi e poveri, lasciando quest’ultimi in mano a soggetti politici molto più abili nel formulare slogan populisti che nel mettere in atto azioni volte a difendere i loro diritti.

Quelli, non a caso, sanciti dalla Costituzione Italiana, a cui lo stesso Ciofi fa richiamo per stimolare il movimento di sinistra a ritrovare consensi e credibilità tra gli elettori. L’autore è stato chiaramente tra i protagonisti del momento culturale – politico, organizzato dall’associazione UmbriaLeft, che si è tenuto venerdì 19 ottobre presso la sala ‘C. Baioletti’ in via Campo di Marte a Perugia.

La presentazione de ‘La Rivoluzione del nostro tempo. Manifesto per un nuovo socialismo’ è diventata l’ennesima occasione che la sinistra locale, che si pone in alternativa e opposizione al Partito Democratico, ha colto per confrontarsi su come ripartire dopo il 4 marzo e in vista di ‘europee’ e ‘amministrative’.

“La società italiana è in continuo cambiamento – attacca Ciofi – ed è necessaria la creazione di una classe politica che faccia realmente gli interessi della forza lavoro e dei più deboli. Oggi i lavoratori italiani, o potenziali tali, sono indotti ad andare contro altri lavoratori, per lo più stranieri, ma in realtà il vero obiettivo dovrebbe essere quello di combattere le forze dominanti che si raggruppano intorno alla finanza e al capitalismo moderno. C’è l’esigenza di ricostruire una società solidale, dove uguaglianza e libertà tornino ad essere protagonisti, attraverso un’applicazione integrale della nostra Costituzione. Norme dove sono contenuti alcuni principi socialisti, di un nuovo socialismo: l’articolo terzo ne è un chiaro esempio”.

Alla presentazione del nuovo saggio di Ciofi, che egli stesso ha paragonato più ad un ‘pamphlet’ per lo spirito polemico con cui affronta determinati argomenti, ha fatto da prologo il prezioso intervento di Vincenzo Vita, dell’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra.

“Con questo libro, Ciofi ci lascia in eredità tre importanti spunti di riflessione. Il primo è legato ad una speranza, che è quella di un nuovo socialismo, diverso da quello che abbiamo conosciuto e che si fonda su una società più giusta. Poi c’è un’analisi attenta, quasi un’antropologia del mondo contemporaneo. Il capitalismo e il lavoro visti non più con la lente del ‘vecchio fordismo’, bensì con gli occhi delle piatteforme digitali. Infine il richiamo alla Costituzione, un vero e proprio decalogo per una nuova sinistra”.

“Il libero offre una straordinaria opportunità – ammette l’ex Assessore regionale Stefano Vinti, membro dell’associazione UmbriaLeft – di capire come si sviluppa e produce ricchezza il nuovo capitalismo digitale. Allo stesso tempo ci dice che l’attuazione della Costituzione è uno strumento fondamentale per il progresso civile, da coniugare con lo sviluppo della tecnologia che la modernità ci offre.  Per fare questo, occorrono soggetti politici nuovi, in particolare una nuova sinistra, che si ponga l’obiettivo di una società alternativa con un nuovo socialismo”.

“Un rinnovamento del momento politico di sinistra è necessario – avverte Attilio Gambacorta dell’associazione UmbriaLeft – perché non risponde più alle esigenze dei propri elettori. Va intrapreso un percorso nuovo, che riparta da una lettura attenta della società capitalistica moderna, in modo da creare un modello alternativo che si basi su molti dei principi che Ciofi ha suggerito con il suo libro”.

Alla presentazione de ‘La Rivoluzione del nostro tempo. Manifesto per un nuovo socialismo’ sono intervenuti anche Francesco Bindella di Possibile, Mario Bravi di Ires Cgil, Luigino Ciotti del circolo culturale Primo Maggio, Leonardo Caponi, giornalista e già senatore, Enrico Flamini di Rifondazione Comunista, Fausto Gentili di Sinistra Italiana, Giuseppe Mattioli de La Sinistra per Perugia, Massimo Ravaglia di Diem25, Attilio Solinas di Mdp-art.1.

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