PANICALE  – Nuovi appuntamenti per il Pan Opera festival di Panicale, organizzato dall’associazione di promozione sociale TéathronMusikè e realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ed il contributo del Gal Trasimeno-Orvietano.

Questa settimana gli eventi collaterali del Panoperaround incrociano la strada di ‘Fili in trama’, la mostra mercato internazionale del merletto e del ricamo, dando vita a concerti, mostre e spettacoli.

Si parte giovedì 12 settembre con ‘A canto solo’, concerto di musica seicentesca che vedrà esibirsi David Brutti (cornetto) e Nicola Lamon (organo positivo) alle 21 nella Chiesa della Madonna della Sbarra, dove ci sarà spazio per canzoni, sonate e mottetti passeggiati.

Da venerdì 13 a domenica 15 settembre, poi, nella galleria della Fondazione Denise de Visscher – Cichi, in via Boldrino Paneri, ci sarà la mostra ‘L’arte della sartoria teatrale’, esposizione di prototipi di costumi degli allestimenti del Gran teatro La Fenice di Venezia, realizzati dal costumista Carlos Tieppo.

Il Panoperaround saluterà un nuovo concerto, ‘L’organo all’Opera’, domenica 22 settembre alle 12 alla Collegiata di san Michele Arcangelo, a cura di Eric Foster.

Chiusa la parentesi del Panoperaround, con i suoi eventi collaterali, si tornerà al main festival sabato 14 e domenica 15 settembre, quando rispettivamente alle 21 e alle 17.30 sarà in programma l’opera-intermezzo ‘Livietta e Tracollo’, di Giovan Battista Pergolesi, allo storico teatro ‘Cesare Caporali’.

Il capolavoro del compositore Jesino, autore della più celebre Serva padrona, in verità poco conosciuto al grande pubblico, è un bizzarro intermezzo nato dalla penna del librettista Tommaso Mariani. Come è noto, l’opera buffa italiana nasce a Napoli proprio con gli intermezzi pergolesiani: una trama rocambolesca caratterizza questa pièce. Chi è italiano si finge francese, chi è uomo si finge donna, chi è donna si finge uomo; chi è sfaccendato si finge veggente, chi è savio fa il pazzo e chi è sano l’agonizzante, e così via fino a giungere a una improbabile promessa di fedeltà matrimoniale.

I costumi sono di Carlos Tieppo mentre la regia è del veneziano Marco Bellussi, che ha scelto di collocare questo affascinante guazzabuglio di false intenzioni, di giri e raggiri sopra una macchina teatrale ruotante dello scenografo Fabrizio Beretta, atta a mostrare molteplici aspetti, taluni reali altri illusori, dello stesso spazio.

Una scenografia dunque che diviene paradigma e simbolo del vero messaggio dell’opera: fingi tu che fingo anch’io e giochiamo a far finta di crederci.

Per prenotazioni e informazioni: tickets@tmusike.it – 351.9442515.

 

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